Si è parlato di buone pratiche delle Marche nel corso della giornata di lavoro del Dipartimento Nazionale Antimafia della Lega svoltosi a Roma giovedì
Ne dà notizia il consigliere regionale e vicecapogruppo della Lega in Regione, Mirko Bilò, in qualità di referente per le Marche del Dipartimento Nazionale Antimafia della Lega.
“Tra i punti chiave nell’agenda del Dipartimento Antimafia c’è favorire le condizioni per contesti sociali armonici così che il territorio non sia terreno fertile per la devianza – spiega Bilò forte dell’esperienza di vicedirigente della Digos specializzato in sicurezza – Come Lega Marche abbiamo portato il contributo delle nostre leggi sulle politiche abitative e l’esdebitazione. Con la prima, già in vigore, abbiamo previsto quote di riserva per giovani coppie, famiglie monoparentali e rappresentanti delle forze dell’ordine finalizzata anche alla riqualificazione sociale dei condomìni e dei quartieri. Un passo fondamentale per contrastare il fenomeno delle gang, della violenza urbana, dello spaccio sotto casa e della criminalità. Con la Pdl regionale sull’esdebitazione, in corso di deposito, vogliamo mitigare gli effetti della crisi da sovraindebitamento su piccole imprese, professionisti e consumatori: chi, non potendo pagare le rate dei prestiti, vede compromesso l’accesso al credito non deve ricorrere a soluzioni estreme”.
In un momento in cui si parla troppo poco di mafie, come ha dichiarato il presidente nazionale del Dipartimento Lega Gianluca Cantalamessa, capogruppo in Commissione Antimafia della Camera, la Lega si dimostra, per l'ennesima volta, l'unico partito sempre pronto ad affrontare il tema e dare il proprio contributo affinché la giustizia abbia il sopravvento sulla criminalità"
“Le Marche non sono più l’isola felice di un tempo e, paradossalmente, sono state proprio le condizioni di tranquillità a farne un territorio-rifugio e una terra di conquista per la criminalità – concorda Bilò - L’attività del Dipartimento rappresenta per la regione una ulteriore opportunità d’intervento proattivo su questioni sempre più stringent come sicurezza e della legalità, i”.
Grazie alle politiche di rilancio, le previsioni disegnano le Marche come un crocevia di opportunità che possono, esporle ulteriormente al radicamento di fenomeni criminali: dai cantieri che si apriranno con il PNRR, a quelli per la ricostruzione post-sisma per cui la regione rappresenta il più grande cratere (85 Comuni terremotati) tra le le quattro del centro Italia colpite dal sisma del 2016.
“Una situazione su cui si innesta la crisi generata dalla pandemia: condizioni che possono favorire il rischio di riciclaggio dei capitali illeciti tramite l’acquisizione di imprese e attività, e l’usura – prosegue Bilò – Lo scenario, dunque, impone di mantenere attiva la cultura della legalità e di evitare che i fenomeni possano radicarsi e amplificarsi sul territorio. L’altro fronte aperto dal Dipartimento Lega è quello della sensibilizzazione delle istituzioni puntando ad aprire sportelli territoriali sulla legalità, come strumento di prevenzione e monitoraggio. Siamo già al lavoro con gli Ordini per mettere a disposizione una rete professionale a supporto degli operatori locali – conclude Bilò - Un progetto pilota è stato appena avviato su Fermo, dove ha prodotto buoni risultati”.