Presente in Aula, nel corso del dibattito, una delegazione di lavoratori. Intervento conclusivo del Presidente Dino Latini
Approvata all’unanimità dal Consiglio regionale una risoluzione sulla situazione dell’azienda Caterpillar, dopo che lo scorso 10 dicembre la proprietà ha annunciato la chiusura del sito produttivo di Jesi, dove sono occupati 270 dipendenti.
L’atto ha preso le mosse da due mozioni e un’interrogazione, presentate rispettivamente dal gruppo di Fratelli d’Italia e da quello del Pd. Presente in Aula, nel corso del dibattito, una delegazione di lavoratori della stessa azienda.
La risoluzione impegna la Giunta regionale ad attivarsi immediatamente all’interno della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome per modificare il Decreto legge attualmente sul tavolo del Consiglio dei Ministri e relativo a “Misure urgenti in materia di tutela dell’insediamento dell’attività produttiva e di salvaguardia del perimetro occupazionale”. Questo affinchè gli effetti dello stesso decreto “possano essere applicati in maniera retroattiva” e si provveda a chiederne l’immediata approvazione.
Inoltre, nella risoluzione viene proposto all’Esecutivo, nelle more, di “farsi da tramite con il Mise per individuare strumenti economica e finanziaria, in grado di salvaguardare i posti di lavoro ed il mantenimento delle produzioni in Italia, nello specifico nei territori dello jesino, anche attraverso l’immediata convocazione di un tavolo di crisi”.
Sempre la Giunta viene chiamata a promuovere azioni di moral suasion nei confronti della multinazionale ed a chiedere al Mise di sospendere la procedura di mobilità.
Il Presidente del Consiglio, Dino Latini, prima della chiusura del dibattito, ha annunciato di aver già inviato una lettera al Presidente della Camera e del Senato per esporre la situazione e che effettuerà ulteriori interventi per rappresentare con forza la situazione venutasi a determinare.
Dopo aver ripercorso le tappe fondamentali della storia dell’industria meccanica nella Vallesina, Latini ha fatto riferimento alla necessità di rivedere la normativa nazionale di settore. “La Caterpillar ha costituito un punto di riferimento importantissimo e ora la scelta di delocalizzare un qualcosa che va bene – ha concluso - rappresenta un insulto al territorio e alla dignità umana”