Tra i temi discussi oggi dall’assise anche l’istituzione di comunità energetiche e i lavori al cimitero di Novilara
«Il nuovo allestimento del Museo Archeologico Oliveriano si arricchirà dei corredi emersi nelle ultime ricerche sulla Necropoli di Novilara» ha annunciato il vicesindaco Daniele Vimini nel rispondere all’interrogazione presentata dal consigliere Roberto Biagiotti, durante il Consiglio comunale appena concluso. Un dibattito che ha affrontato, tra l’altro anche l’istituzione di comunità energetiche, due varianti urbanistiche e i lavori al cimitero di Novilara.
INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE
Ad aprire il Consiglio di oggi è stata l’interrogazione del consigliere Emanuele Gambini (Prima c’è Pesaro) sulla situazione della “Stazione Gauss” a cui ha risposto l’assessora alla Coesione e al Benessere Mila Della Dora: «Le 5 stanze della “Stazione Gauss” sono gestite da “La campana di Gauss”, associazione capofila (e da altre, come Appesaro) che coordina gli spazi e che sostiene le spese relative ai consumi e al mantenimento dello stabile. I costi a carico dell’Amministrazione sono quelli relativi al canone annuo che è di 22mila euro (per i primi 6 anni, fino a dicembre 2025, poi l’importo annuale salirà a 27mila euro)». I prossimi progetti della “Stazione Gauss”, ha ricordato Della Dora, «sono gli stessi per i quali è nata l’associazione e che ci auguriamo che, dopo lo stop degli ultimi due anni causato dalla pandemia, possano riprendere. Continueremo a verificare siano in linea con quanto previsto dal contratto di gestione».
«Mi auguro che l’interrogazione - ha detto Gambini - sia utile per il rilancio dello stabile per evitarne l’abbandono dello stabile».
Si è poi parlato della situazione del cimitero di Novilara con l’interrogazione di Daniele Malandrino (Fratelli d’Italia). Enzo Belloni, assessore all'Operatività, ha spiegato: «Nel 2021 abbiamo stanziato 400mila euro per primi lavori al cimitero centrale, i cui ingressi del padiglione dei Fiori sono stati già ripristinati. Abbiamo aperto un tavolo di lavoro con Aspes per pianificare gli interventi di riqualificazione dei cimiteri e stiamo realizzando una ricognizione delle strutture decentrati. Ci siamo presi l’impegno di destinare risorse per la sistemazione delle situazioni critiche. Il percorso è già avviato e nel 2022 sarà presente, a bilancio, il capitolo con voci dedicate alla manutenzione dei cimiteri».
Malandrino: «Saremo vigili per sollecitare gli interventi necessari a risolvere le situazioni più urgenti».
La “Necropoli di Novilara” è stato poi il tema al centro dell’interrogazione di Roberto Biagiotti (Lega) a cui ha replicato il vicesindaco e assessore alla Bellezza Daniele Vimini premettendo che «il tracciato al quale fa riferimento l’Interrogazione non è relativo alla necropoli quanto a quello che da Novilara bassa conduce verso la città, lungo il percorso seguito dall’acquedotto romano. Un tracciato che si presta a essere un sentiero naturalistico-storico e che non conserva resti monumentali». Vimini ha ricordato che «gli oggetti di corredo deposti all’interno delle sepolture, sono state inventariati dalla allora Soprintendenza Archeologica delle Marche che nel 2012-2013 ha diretto le più recenti indagini scientifiche». I suppellettili «sono stati restaurati» mentre i risultati delle indagini «sono stati presentati più volte al pubblico» (conferenze nel 2013, 2014, 2015 e, in particolare nel 2016 quando fu organizzato un ciclo di incontri a cura di Lorenzo Braccesi e Chiara Delpino) dagli archeologi stessi durante convegni internazionali e con articoli scientifici reperibili anche online. Sul “Sentiero di via dei Condotti” il vicesindaco ha aggiunto: «Merita di essere promosso ma lungo il tracciato non sono visibili, né possono essere resi visibili, resti appartenenti alla necropoli picena costituita da “semplici” fosse terragnee che non possono essere lasciate aperte, sia per questioni di sicurezza, sia per motivi logici (si riempirebbero di foglie e terreno alla prima pioggia). L’assessore ha concluso sottolineando che «La necropoli verrà esposta tramite il nuovo allestimento del museo Oliveriano, che si arricchirà dei corredi emersi nelle ultime ricerche, oltre a quelli provenienti dalle indagini Ottocentesche. Come previsto da legge, l’interlocutore principale per questa attività è il Ministero della Cultura che sta seguendo, tramite propri archeologi specializzati, il progetto scientifico dell’esposizione».
Il consigliere Biagiotti ha risposto: «Manca qualcosa nei ritrovamenti. Ci chiediamo se sia possibile un controllo sui reperti».
COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE E DEL SINDACO
In apertura ai lavori, il presidente Marco Perugini ha ricordato ai consiglieri presenti e al pubblico collegato in streaming «l’appuntamento del 25 novembre, una data a cui siamo molto legati e che accoglierà il Consiglio comunale monotematico previsto per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. L’appuntamento si inserirà in un calendario di iniziative che, insieme alle assessore alla Crescita e Gentilezza Giuliana Ceccarelli e alla Solidarietà Sara Mengucci, stiamo ultimando per coinvolgere tutte le voci del grande movimento che ogni giorno si batte per dire basta alla violenza». Prima di lasciare la parola al sindaco, Perugini ha ricordato anche l’iniziativa “La mia prima patente”, corsi gratuiti di bicicletta per bambini dai 6 ai 10 anni, promossi dal Comune in collaborazione con We Bike Marche e Polizia Locale. Per partecipare è necessario compilare il form presente nel sito del Comune e inviare l’adesione entro il 17 novembre (info e iscrizioni via mail a: primapatente@comune.pesaro.pu.it)
La parola è passata poi al sindaco di Pesaro Matteo Ricci che si è rivolto all’assise prima per parlare del nuovo Ospedale: «Stabilito il contenitore, ora pensiamo al contenuto» ha detto proponendo all’assemblea la convocazione di un Consiglio monotematico sul tema della sanità, alla presenza del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli o dell’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini». Mentre, sulla nuova Questura, dopo il no a Celletta e Torraccia, Ricci ha aggiunto: «Da parte del Comune c’è massima disponibilità, ma bisogna fare veloce per non perdere risorse».
PROPOSTE DI DELIBERAZIONE
I lavori sono poi proseguiti con il voto (approvazione all’unanimità) della delibera relativa alla variante urbanistica per la trasformazione, da provvisoria a permanente, di una struttura dell’edificio industriale in strada dei Cacciatori 38. Andrea Nobili, assessore alla Rapidità, ha sottolineato «il buon lavoro fatto dagli uffici e dalla Commissione per rispondere alle richieste che arrivano da piccole, e medie realtà locali. Il loro impegno è un motore fondamentale per la nostra economia».
Redaelli (Forza Italia): «La valutazione della delibera è positiva perché risponde a una richiesta oggettiva. Ribadiamo quanto sia necessaria la massima celerità degli uffici comunali che operano in questo settore».
La consigliera Claudia Vanzolini (M5S) ha aggiunto: «L’efficacia ed efficienza degli strumenti a disposizione dell’Amministrazione consentono di dare sostegno a quelle realtà produttive che, oltre a lavoro, danno anche un segnale di speranza importante in questo momento».
Approvata con 21 favorevoli 9 contrari la delibera relativa alla variante urbanistica per il progetto di mutamento della destinazione d’uso di pubblico esercizio in strada Case Bruciate 112. «È una richiesta presentata dal privato al Suap – ha puntualizzato l’assessore alla Rapidità Andrea Nobili - e relativa al cambiamento della destinazione d’uso di un circolo chiuso ormai da anni che darà vivacità al luogo offrendo anche nuovi posti di lavoro con una nuova attività. Attività che, per essere sostenibile, necessità del cambio di destinazione d’uso (che deve passare in “esercizi di vicinato” e della realizzazione di alcuni parcheggi (4 saranno realizzati nell’ambito dell’area di pertinenza, uno sarà monetizzato). La modifica «non prevede incremento di carico urbanistico», la superficie complessiva oggetto della variante è di 179mq.
Giovanni Dallasta (Lega): «Non si capisce il criterio con cui vengono accolte le richieste di cambio di destinazione d’uso di locali. Bisognerebbe fissare una regola».
«È la “flessibilizzazione, il nostro principio - ha precisato Nobili -. Rispondiamo a tutte le richieste che ci arrivano. In questo caso proviene da un privato che, con la sua attività, andrà a vivacizzare il territorio».
MOZIONI
Voto unanime per la mozione - emendata - dei consiglieri M5S Lugli, Sperindei e Vanzolini sull’"istituzione locale di comunità energetiche" Lugli (M5S) che «ha evidenziato le ricadute economiche e sociali dell’efficientare la produzione di energetica elettrica tramite le rinnovabili. Abbiamo presentato la mozione dopo le recenti modifiche alle normative europee e italiane. Cambiamenti che oggi consentono di sbloccare la produzione autonoma, e virtuosa, di energia elettrica tramite comunità energetiche».
Per Michele Gambini (Pd), «è un’iniziativa che richiama la “società” a dare risposte. Creare una comunità energetica significa anche formare e rafforzare una comunità».
Andreolli (Lega) è intervenuto sull’emendamento presentato «per sottolineare entrambi i ruoli che il Comune può svolgere: di facilitatore e di attuatore, come previsto dalla recente legge regionale. Siamo favorevoli a promuovere un’iniziativa che fa bene all’ambiente e al recupero ecosostenibile degli edifici».
Redaelli (Lega): «Le sfide ambientali, energetiche, rivolte alla cura del pianeta vanno affrontate subito, bene, e insieme. Mi auguro che l’Amministrazione si impegni nel far conoscere ai cittadini le opportunità a disposizione e che possa spendersi nel sostenere chi intraprende questa strada impegnativa e virtuosa».
Intervenuta nel dibattito l’assessora alla Sostenibilità Heidi Morotti ha detto: «La transizione ecologica, grazie agli attuali finanziamenti, può portare a grandi cambiamenti. Occorre essere incisivi e veloci. La mozione che votiamo oggi è un ottimo punto di partenza per rispondere alle esigenze della società che abbiamo volutamente lasciato “libera e aperta” per accogliere nel modo più elastico e adattabile possibile, le future esigenze e cambiamenti. Senz’altro il Comune farà la sua parte nell’incentivare le buone pratiche e nel farle conoscere».
L’ultima discussione dell’assise è stata sull’“Uso della lingua italiana nella redazione degli atti" argomento proposto al Consiglio tramite la mozione presentata dai consiglieri Lugli, Vanzolini e Sperindei (M5S), respinta con voto contrario di 14 consiglieri (10 i favorevoli).