Le cento nasse luminose verranno posizionate per le vie del centro storico, in occasione di “Pesaro nel Cuore – il Natale dappertutto”
Piccole stelle dorate, racchiuse in “gabbie” luminose. Sono le nuove istallazioni che illumineranno il centro storico pesarese durante il periodo natalizio, realizzate dal Liceo Artistico Mengaroni, in collaborazione con il Comune di Pesaro.
«L’ingegno e la creatività dei nostri ragazzi ci stupisce sempre – ha esordito il sindaco Matteo Ricci -, credo molto nelle loro capacità. Un bel contributo alla città, un progetto che ha a che fare con la nostra tradizione e cha lancia un messaggio bellissimo: quello di custodire i nostri sogni come fossero stelle nelle nasse, con la speranza che i nostri desideri si avverino e si possa tornare ad una vita normale».
Cento nasse luminose, illumineranno le vie del centro storico in occasione di “Pesaro nel Cuore – il Natale dappertutto”: «Un progetto apparentemente semplice, ma carico di significato» – hanno precisato la preside del Mengaroni Serena perugini e la docente Palazzo, che ha seguito il progetto insieme alla professoressa Pagnini.
«L’idea è quella di catturare le stelle dal firmamento, riporle nelle nasse dei pescatori e sistemarle tra il cardo e il decumano della Piazza del Popolo, illuminandola a festa». Un omaggio alla città di mare, realizzato dagli studenti delle sezioni di Arti figurative e Interior design.
«I ragazzi si sono impegnati in questo progetto, con l’intenzione di tessere invisibili fili che unissero simbolicamente l’aria e l’acqua. I semplici cestini porta pesci in acciaio, dipinti d’oro, racchiudono all’interno delle stelle metalliche, che diventano parte delle luminarie delle vie cittadine e illuminate all’interno ci regaleranno una visione magica. L’invito è quello di lasciarci stupire ed abbagliare dal brillio delle luminarie e individuare ciascuno la propria stella a cui affidare un desiderio. Come aveva fatto la senatrice Liliana Segre, nostra cittadina onoraria, quando da bambina rinchiusa nel campo di concentramento, aveva scelto una stella alla quale come un mantra tutte le sere si rivolgeva: “Finchè io sarò viva, tu, stellina, continuerai a brillare nel cielo».