Comuni: fusione tra Pesaro e Mombaroccio

Comuni: fusione tra Pesaro e Mombaroccio

Il consigliere comunale pesarese Andreolli: "le sfide si vincono attraverso il consenso popolare"

“Un processo di questo tipo può nascere solo attraverso il consenso popolare. I sindaci si conquistino il permesso dai cittadini e non dai consigli comunali”, così dichiara il consigliere comunale di Pesaro, Dario Andreolli.

“È evidente – sottolinea Andreolli - che la fusione tra il comune di Mombaroccio con Pesaro può rappresentare un'opportunità sia per la possibilità di rafforzare le potenzialità nel settore turistico, culturale, agroalimentare, sia per la mole di risorse che si libereranno con l'allentamento del patto di stabilità e con i contributi statali e regionali. Mettere in moto l'economia locale attraverso nuovi investimenti e rispondere concretamente ai problemi di manutenzione sarebbe certamente un fatto positivo che invita le comunità coinvolte ad un'attenta analisi dei benefici. Rispettosamente non mi sento di entrare nel dibattito sui vantaggi e sugli svantaggi che questa scelta potrà portare ai cittadini di Mombaroccio, poiché ritengo che queste valutazioni debbano essere fatte dai mombaroccesi, senza condizionamenti”.


“C'è però una condizione imprescindibile, il consenso popolare. I due sindaci – sottolinea il consigliere comunale di Pesaro – sono partiti male e finora si sono più concentrati a trattare le condizioni economiche e amministrative piuttosto che cercare il consenso tra i cittadini, commettendo l'errore di costruire un dibattito di vertice ed autoreferenziato, mentre sarebbe stato molto più utile ed opportuno aprire con la cittadinanza un percorso trasparente ed onesto sul presente e sul futuro dei due comuni”.

Andreolli interviene anche sul suo odg in cui ha invitato i sindaci non proseguire nell'iter legislativo per la fusione tra i comuni di Pesaro e Mombaroccio qualora l'esito referendario fosse non favorevole in almeno uno dei due comuni, poiché il risultato sarà determinato dalla sommatoria dei voti espressi nei comuni di Pesaro e Mombaroccio.

“Al di là degli aspetti tecnici secondo i quali il referendum sarà solo consultivo e non vincolante e che sarà il consiglio regionale a votare in maniera definitiva la legge di fusione, i due sindaci Ricci e Vichi rispettino il voto dei mombaroccesi e dei pesaresi dai quali hanno ottenuto la fiducia e continuino o rinuncino su questa strada in base al risultato del referendum frutto della volontà popolare. Chi affronta una sfida di questo tipo – conclude Andreolli - deve giocarsela fino in fondo e non deve nascondersi dietro una legge regionale che li deresponsabilizza da una decisione finale”.

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