Consiglio, Ricci: «Al vaglio tutte le ipotesi per dare certezza alla programmazione del Santa Marta: scongiurare lo 'spezzatino' delle classi per il 2016-2017»

Consiglio, Ricci: «Al vaglio tutte le ipotesi per dare certezza alla programmazione del Santa Marta: scongiurare lo 'spezzatino' delle classi per il 2016-2017»

Primo piano sui diritti dell'infanzia nell'anniversario della Convenzione Onu

PESARO – «All'Alberghiero c'è la principale emergenza sull'edilizia scolastica della città. L'obiettivo è dare alla scuola una prospettiva sulla programmazione del 2016-2017, evitando lo 'spezzatino' delle classi». Così Matteo Ricci in consiglio comunale, rispondendo all'interrogazione presentata sul Santa Marta dai consiglieri dei gruppi di opposizione. «Dopo il crollo dello scorso luglio del controsoffitto – osservano i consiglieri M5S, Fi, Siamo Pesaro, Ncd – su alcuni locali e aule del Santa Marta, ancora oggi non sono agibili laboratori, aula magna, aula professori. La situazione non è compatibile con la normale attività scolastica. Necessari interventi risolutivi e tempestivi», nota la minoranza che chiede «impegni di spesa e tempi dei lavori». Spiega Ricci: «Dalla scorsa estate l'emergenza: noi abbiamo cercato di fare la nostra parte, accompagnando la Provincia nella gestione del problema». Ripercorre: «Dall'inizio abbiamo fatto il possibile per evitare il doppio turno. Anche oggi ci sono disagi pesanti e c'è uno 'spezzatino' (Branca a Pesaro Studi, 9 classi nei locali di San Carlo; 5 classi al Bramante e 22 al Santa Marta, ndr). Ma con il doppio turno i problemi sarebbero stati ancora maggiori». Nota il sindaco che «per le voci di intervento realizzate finora, specificate dalla Provincia, l'importo totale è di 433mila euro. Di cui 140mila per le demolizioni di superfici di controsoffitto e intonaco pericolante; 50mila per gli interventi su impianto elettrico e illuminazione, 140mila euro per opere in cartongesso, più trattamento delle strutture in laterizio». La prima necessità, secondo il sindaco, è consentire alla scuola di affrontare l'«open day di gennaio in condizioni dignitose. Altrimenti ci sarebbe il rischio di un effetto negativo sulle iscrizioni. La Provincia ci ha assicurato che entro la fine dell'anno saranno fatti i lavori per la sistemazione del laboratorio di cucina e della sala dei ricevimenti al piano terra (per una spesa ulteriore di 75mila euro, ndr)». Oltre a questo, continua Ricci, «dobbiamo provare ad arrivare alla fine del 2015 con una prospettiva di certezza sull'anno scolastico 2016-2017». In base al preventivo, per la sistemazione generale della scuola, incluso il secondo piano, servirebbe una cifra aggiuntiva pari a un milione e 200mila euro. «La Provincia si è attivata per intercettare fondi su bandi regionali e statali, oltre a un bando Inail su cui cui ci sono aspettative. Perché riteniamo che l'emergenza Alberghiero possa essere in cima alle priorità regionali. Stiamo verificando fattibilità dell'investimento e tempi di versamento delle risorse, per definire la programmazione 2016-2017 della scuola». Nel frattempo, va avanti il sindaco, stiamo valutando quanto manca al completamento dei lavori avviati al Morselli (dopo il primo stralcio, ndr), che ha una capienza di 25 classi». Ancora: «Il terzo aspetto? Sono le soluzioni transitorie. Siamo in contatto con la protezione civile nazionale: in Emilia, dopo il terremoto, sono state percorsi strumenti-tampone di buona qualità. Valuteremo i costi». Per Fabrizio Pazzaglia (M5S), «per i genitori, dopo la casa, il posto più importante per i propri figli è la scuola. La Provincia non ha mai presentato un progetto per il Santa Marta. E per fortuna il crollo del controsoffitto si è verificato a fine luglio. Ma affidarsi alla fortuna non va sempre bene: in passato c’erano le opportunità, non si è colta l'occasione. Cosa si vuole fare con l’immobile? Si vendono le quote di Mms per fare i lavori in piazzale della Libertà? Le priorità sono altre. Le promesse annunciate sono vaghe. E con gli atti finora è stato fatto il contrario». Ma Matteo Ricci: «Da una parte, da qui alla fine dell'anno, verificheremo sulla tempistica dei lavori già previsti. In parallelo, acquisiremo sui tre fronti citati più elementi possibili, per definire con la Provincia la programmazione 2016-2017 della scuola». L'obiettivo, ribadisce, è evitare lo spezzatino sul prossimo anno: «Per raggiungerlo valuteremo tutte le ipotesi: nonostante la competenza sia della Provincia, supporteremo l'azione di via Gramsci». Secondo il sindaco, in ogni caso, a prescindere dall'Alberghiero, «c'è il tema della necessità di una scuola nuova nella città. Sia per le superiori che per le medie-elementari».

Diritti infanzia. Al centro dell'assemblea il 26esimo anniversario della convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, approvato dall'assemblea dell'Onu nel 1989. Relazione dell'assessore Giuliana Ceccarelli sulle «priorità del servizio educativo del Comune, riconducibili agli articoli indicati nella Convenzione». Spiega l'assessore: «Il nido e la scuola dell'infanzia sono ambienti pensati per il benessere del bambino. Educatrice di riferimento, spazi, lavoro a piccoli gruppi rendono l'ambiente familiare. Standard garantiti, tra l'altro, dalla Carta dei servizi del nido». Va avanti Ceccarelli: «Le scuole d'infanzia comunali garantiscono spazi comuni, personali, pensati per la sicurezza e l'autonomia. Rispettano e favoriscono la libera iniziativa dei bambini, così come la loro espressione. Anche il coordinamento pedagogico ha un ruolo importante di sostegno alla genitorialità». Sull'organizzazione: «La logopedista accompagna il percorso di integrazione e progettazione educativa individualizzata. Le pedagogiste garantiscono l'attuazione dell'integrazione nella quotidianità. Insegnanti ed educatrici elaborano il progetto educativo». Passaggi sul «percorso di formazione sull'approccio scientifico nelle scuole d'infanzia» e sul «progetto giardini, per rivalutare gli ambienti naturali esterni». Sul Cesde: «Organizza incontri per le mamme straniere; realizza iniziative per facilitare l'inserimento degli alunni stranieri». Con le primarie e secondarie di primo grado, «resta il riferimento degli uffici amministrativi su arredi, mensa e trasporti». Infine, il ricordo: «Rendo merito all'intelligenza e alla volontà di Pia Gennari che ha promosso, come assessore, idee innovative e servizi di qualità. Molto è nato con lei». Sulla convenzione, «e sul suo significato attuale», l'approfondimento è del pedagogista e membro dell'Osservatorio nazionale per l'infanzia e per l'adolescenza Valter Baruzzi. Poi i brani proposti dai lettori volontari del progetto Nati per Leggere, con consegna di libri alle scuole pesaresi coinvolte nella campagna di donazione 'Aiutaci a crescere. Regalaci un libro', organizzata dalla libreria Giunti con il supporto della biblioteca di Baia Flaminia.

Di Matteo. Mozione del M5S per la cittadinanza onoraria al pm Antonino Di Matteo, membro del pool antimafia della Procura di Palermo: «Doveroso non lasciare da solo un servitore dello Stato, mettendo da parte le bandiere politiche. Sarebbe un gesto di vicinanza, senso civico e solidarietà per un magistrato che da anni porta avanti la ricerca della verità, nonostante le continue e note minacce. Il Comune di Pesaro mandi un messaggio forte», osserva Pazzaglia. Per Perugini, Vimini e Barbanti (Pd), «il contenuto è pienamente condivisibile, così come l'appoggio al magistrato per la battaglia sulla legalità. Ma la modalità è la benemerenza per elevati meriti, come da regolamento. Serve l'emendamento: per la cittadinanza è necessario un collegamento molto stretto con la città». Sulla stessa linea Alessandro Bettini (Fi). Il M5S, non favorevole ad emendare, vorrebbe ritirare la mozione per ridiscuterne in commissione. Ma Bartolucci: «Non si può fare, siamo già in fase di discussione». Si va al voto con il dispositivo originale e la mozione è respinta (astensione di Fi, Ncd, Siamo Pesaro; maggioranza tra astenuti e contrari, ndr). Perugini: «Ripresenteremo quanto prima un ordine del giorno per la benemerenza a Di Matteo, sulla base degli 'elevati meriti'». In apertura un minuto di silenzio per le vittime di Parigi.

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