Export: crescono fatturati pesaresi in primi 6 mesi (+9,34%)

Export: crescono fatturati pesaresi in primi 6 mesi (+9,34%)

Drudi: “Una vitalità dalla quale costruire la nostra ripresa”

Le esportazioni della provincia di Pesaro Urbino, nel primo semestre di quest’anno, sono cresciute del 9,34% rispetto allo stesso periodo del 2014: si tratta di un risultato migliore sia della media nazionale (+4,96%), sia di quella delle Marche (-2,83%) e, insieme a Fermo (+3,82%) è uno dei due segni positivi registrati tra le province delle Marche. Nel periodo gennaio-giugno, le imprese pesaresi hanno fatturato complessivamente 1,14 miliardi di euro sui mercati esteri; in crescita anche le importazioni, che nello stesso periodo hanno toccato quota 496 milioni (+26,37%).

“Sono dati positivi – ha dichiarato il Presidente della Camera di Commercio, Alberto Drudi -, che premiano il lavoro portato avanti dall’Ente camerale in questi anni, un trend che ci induce a un moderato ottimismo e che rappresenta una presa di coscienza delle aziende, che devono essere sempre più attive sui mercati esteri, unica possibilità per costruire una ripresa più solida”.

Secondo i dati Istat, elaborati da Aspin 2000/Trr, uno dei comparti produttivi maggiormente in crescita è quello della nautica, che già nel primo trimestre di quest’anno aveva dati segnali di recupero: “Il fatturato sull’estero si è sestuplicato (30 mln. di euro, ndr.) rispetto ai primi sei mesi del 2014 – ha evidenziato il Presidente dell’Ente camerale -, ma bisogna considerare che parliamo di un settore, fiore all’occhiello dell’economia provinciale, che è stato tra i più colpiti dalla crisi e che, di conseguenza, riparte da valori commerciali molto bassi”.

Il mobile, con una crescita del 5,81% (153 mln.), e la meccanica, con il 13,56% (295 mln.), hanno trascinato l’export pesarese; bene anche la produzione di apparecchi elettrici (+20,16% e 51 mln. di fatturato) e l’agro-alimentare (+56,93% e 32,7 mln.). Segni negativi, invece, per il settore della trasformazione di prodotti alimentari (-5,52%) e per il tessile-abbigliamento (-1,79%).

Quanto ai mercati di sbocco, ai primi tre posti per le aziende pesaresi ci sono Francia (129,8 mln. e -1,39%), Germania (111,6 mln. e +9,47%) e Stati Uniti (99,9 mln. e +34%), “paesi evoluti, che guidano la ripresa mondiale”. L’export verso la Spagna (65,8 mln. e + 27,32%) ha superato quello verso la Russia (45,9 mln. e -25,28%), che diventa così il quinto mercato di riferimento. “La perdita di quote verso Mosca – ha spiegato Drudi – ha raggiunto un livello di grande preoccupazione: si tratta di un calo, dovuto soprattutto all’embargo dettato da Bruxelles, nei confronti del quale l’Ue si sta segnalando per un colpevole silenzio”. Il presidente della Camera di Commercio sarà la prossima settimana al Mebel di Minsk, “per organizzare la presenza, nel settembre 2016, dei mobilieri marchigiani: un’occasione di operare in quell’area di mercato, che sempre di più rappresenta una possibilità di sbocco verso i mercati dell’Est, Russia compresa”.

In aumento consistente i rapporti commerciali con la Cina, paese nel quale si è appena conclusa una missione della Camera di Commercio pesarese: 20,9 mln. di export (+44,99%) e 94,9 mln. di prodotti importati (+38,72%). “Un segnale di vitalità – ha segnalato Drudi – sia delle aziende pesaresi, che dell’economia di quel Paese”. Positivo, fra gli altri, anche il risultato negli Emirati Arabi Uniti: 32,4 mln. fatturati, con un incremento del 40,01%.

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