di Ufficio Stampa

Si è svolta a Peglio, suo paese natale, la tradizionale giornata di festa in memoria di Fra Crispino Bartolomei, scomparso nel 1994 ad 82 anni, dopo aver incarnato gli ideali evangelici nella vita religiosa cappuccina, facendo della sua semplice, nascosta e povera esistenza un percorso luminoso.
“E’ bello e doveroso – ha detto il sindaco Daniele Tagliolini - onorare la memoria di un pegliese che per 50 anni, ininterrottamente, è stato cuoco nel Convento di Renacavata (Camerino) distinguendosi tra i suoi confratelli per l’esemplare condotta di vita: premuroso e diligente nell’adempiere i doveri quotidiani, obbediente alla regola di vita abbracciata sulle orme del Santo di Assisi e sempre gioioso e cordiale con tutti. Un vero esempio di servizio umile e generoso verso gli altri”.
Alla festa in memoria del frate ha partecipato anche una rappresentanza proveniente da Camerino guidata da Padre Mario Pigini, accompagnato dai novizi fra Efraim e fra Gianmaria, che hanno allietato con musiche e canti la messa nella Chiesa di San Fortunato, concelebrata dal Ministro provinciale dell’Ordine dei Cappuccini Padre Marzio Galletti insieme al parroco Don Diego, a don Claudio e allo stesso Padre Mario Pigini. 
“La figura di fra Crispino – ha sottolineato Padre Marzio Galletti – può essere sintetizzata in tre S: Serenità, che lo ha sempre contraddistinto, frutto di comunione profonda con Dio e con gli altri; Sorriso, espressione della purezza originaria della sua anima che rispecchiava la bellezza del suo Creatore e lo splendore della carità; Sacrificio, nota peculiare e costante di tutta la sua esistenza affrontata nell’umile fatica quotidiana, sempre pronto a servire chiunque con amore fraterno”.  
Tutti i partecipanti alla festa in memoria del frate hanno poi percorso a piedi il tragitto verso la “Ragugia”, sua casa natale, dove hanno gustato un pranzo preparato per l’occasione.