Il farmaco equivalente: opportunità e aree di miglioramento dopo 20 anni di impegno in Italia

Il farmaco equivalente: opportunità e aree di miglioramento dopo 20 anni di impegno in Italia

Il prossimo 7 maggio, presso il centro congressi del Tag hotel di Fano

Il prossimo 7 maggio, presso il centro congressi del Tag hotel, si svolgerà un importante convegno dal titolo:” Il farmaco equivalente. Opportunità e aree di miglioramento dopo 20 anni di impegno in Italia”.

Dedicato a medici di base, chirurghi, infermieri e farmacisti, la giornata di lavoro prevede un fitto programma di relazioni a partire dai dati clinici all’uso del farmaco equivalente nelle varie discipline sino a relazioni farmaco-economiche con le relative ricadute sul servizio sanitario nazionale e sul cittadino. Il farmaco equivalente inizialmente definito “generico”, è stato introdotto nel mercato farmaceutico italiano nel 1995. In questi 20 anni ed oltre il farmaco equivalente ha gradualmente visto aumentare le sue prescrizioni da parte dei medici e, di conseguenza, anche il suo utilizzo da parte dei pazienti.

La percentuale di impiego di farmaci equivalenti in Italia a fine 2015 è superiore al 26% del totale farmaci di fascia A; nonostante questo costante aumento, l’Italia rimane uno degli ultimi paesi Europei per uso di farmaco equivalente, mentre nello stesso tempo in alcune realtà come quelle inglese o tedesca, ha raggiunto percentuali di impiego vicine e superiori al 70% del totale dei farmaci salvavita. Questo ritardo italiano è dovuto essenzialmente ad una non sempre positiva percezione del farmaco equivalente da parte di medici e cittadini, per effetto di una informazione molto spesso troppo superficiale (e in alcuni casi distorta) che condiziona l’opinione pubblica.

Il Convegno si pone l’ambizioso obiettivo di chiarire, avvalendosi di dati scientifici oggettivi e dell’esperienza di medici e farmacologi, quale sia la reale efficacia e sicurezza dei farmaci equivalenti. Tutto questo al fine di permettere agli operatori sanitari ed ai cittadini di sfruttare le numerose opportunità offerte dal farmaco equivalente; prima fra tutte, un importante risparmio per i cittadini, che spendono ogni anno circa 1 miliardo di euro per avere farmaci di marca, che potrebbero utilizzare questo denaro per altre necessarie prestazioni medico sanitarie.

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