La vicenda della famiglia Sarano scampata alla Shoah diventerà un film di produzione Hollywoodiana

La vicenda della famiglia Sarano scampata alla Shoah diventerà un film di produzione Hollywoodiana


Il territorio della provincia di Pesaro e Urbino si trasformerà in un grande set cinematografico, con volti noti del panorama hollywoodiano. Il produttore di Hollywood Arman Julian ha annunciato infatti la realizzazione, nella primavera 2023, di un lungometraggio tratto dal libro “Siamo qui, siamo vivi. Il diario inedito di Alfredo Sarano e della famiglia scampata alla Shoah”, scritto dal giornalista pesarese Roberto Mazzoli con prefazione della senatrice a vita Liliana Segre.


Accompagnato dal co-produttore pesarese Michele Mucciacito, Julian ha incontrato in questi giorni varie autorità, tra cui il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Giuseppe Paolini al quale ha spiegato che il film verrà girato quasi interamente nelle Marche, in particolare nel Santuario del Beato Sante di Mombaroccio e in altre location delle province di Pesaro e Urbino e Ancona. “Si tratta – ha detto Arman Julian - di una produzione internazionale del valore di diversi milioni di dollari, faremo rivivere i luoghi degli avvenimenti realmente accaduti in questo territorio durante la seconda guerra mondiale”.


“Sono rimasto colpito – evidenzia il presidente della Provincia Giuseppe Paolini - dalla grande energia che sprigiona Arman Julian: mentre mi descriveva ‘ipotetiche’ scene avevo l’impressione di vederle già proiettate. Mi ha fatto i nomi degli attori e dei siti dove intende girare, gli ho raccontato anche delle lotte partigiane nel nostro territorio provinciale ed è rimasto colpito dalla figura di Walkiria Terradura. Credo che il film possa essere un momento di grande riflessione sul passato e una speranza per il futuro. Naturalmente darà anche una grande visibilità alla nostra provincia”.

Si sono espressi in merito anche il sindaco Matteo Ricci, il vicesindaco Daniele Vimini e l'assessore alla Crescita Giuliana Ceccarelli: «Un onore per la città ospitare ed essere protagonisti di un altro importante progetto artistico – commentano il sindaco Matteo Ricci e il vice sindaco Daniele Vimini, insieme all’assessore alla Crescita Giuliana Ceccarelli-. Un grande spot per tutto il territorio, che testimonia la crescita, e le ricadute economiche, dell’industria culturale locale su cui stiamo scommettendo con forza, anche nel racconto della candidatura di Pesaro a Capitale Italiana della Cultura 2024». 


Grande l’entusiasmo anche del Primo cittadino di Mombaroccio: «ho avuto il piacere di conoscere personalmente il Produttore Arman Julian e mi sento di ringraziarlo a nome della mia comunità – dice Emanuele Petrucci - il valore del nostro territorio e della nostra gente, l’amore per il prossimo dimostrato nel periodo più buio della storia, è arrivato fino oltre oceano e oggi più che mai non possiamo e non dobbiamo dimenticare e Mombaroccio ed i miei concittadini sono pronti ad accogliere tutti coloro che lavoreranno per mantenere viva la memoria».
 


Il film racconterà la vicenda del segretario della comunità ebraica di Milano, Alfredo Sarano, che salvò la vita ai 14mila ebrei milanesi nascondendo le liste dei nomi della sua comunità ai rastrellamenti nazisti prima di fuggire con la sua famiglia di sette persone a Mombaroccio. “Qui – evidenzia Roberto Mazzoli, autore del libro da cui verrà tratto il film – gli ebrei vennero protetti dai frati francescani del Santuario del Beato Sante. Determinante per la loro salvezza fu il giovane comandante tedesco della Wehrmacht Erich Eder che, pur avendo scoperto la loro identità, decise di non deportarli verso i campi di sterminio, facendo anche un voto al Beato Sante per avere salva la vita di tutte le persone durante il bombardamento del 25/26 agosto 1944 ordinato dal primo Ministro inglese Churchill, giunto personalmente a Montemaggiore al Metauro per coordinare lo sfondamento della Linea Gotica. Nelle grotte del Convento erano nascosti, insieme alle famiglie ebree, anche 300 civili che si salvarono dalle bombe degli alleati. Grazie alla sensibilità di Arman Julian, le parole di Alfredo Sarano scritte quasi 80 anni fa torneranno a riaccendere quelle luci che illuminano le tenebre della Shoah”.


Nei giorni scorsi il giornale “Hollywood Reporter”, la più prestigiosa rivista cinematografica al mondo, ha segnalato con enfasi l’avvio della pre-produzione.
 

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