“Il territorio deve essere compatto: è finito il tempo dei compromessi e dei localismi”
“Il territorio deve essere compatto: è finito il tempo dei compromessi e dei localismi”. Così il presidente di Confindustria Pesaro Urbino, Gianfranco Tonti, chiudendo a Montemaggiore al Metauro – davanti a oltre cento imprenditori della provincia – la prima conferenza su “Bisogni di industria e territorio”, ospitata dalla Schnell. “Un format – ha aggiunto – che va incontro a due nostre priorità: ascoltare la voce degli imprenditori, anche quelli non associati, direttamente nei luoghi di lavoro e far emergere quelle criticità del territorio sulle quali l’associazione può e deve lavorare”.
La conferenza è stata aperta dal vescovo di Fano e della Valle del Cesano, Armando Trasarti, che non ha nascosto le problematiche di un territorio “che non è ancora uscito a pieno dalla crisi economica” e all’interno del quale “è stato registrato un numero decisamente alto di suicidi”. “Motivo in più – ha fatto notare l’alto prelato – per stare insieme, per aggregarsi in modo da superare più facilmente le difficoltà”. Da Lucia Capodagli, presidente di Aset Spa, è venuto un messaggio di ottimismo rispetto al ruolo delle aziende pubbliche, “purché vengano gestisce come vere e proprie aziende: significa qualità dei servizi, rispetto dei clienti e conti in regola”. L’obiettivo principale dell’azienda fanese, che cura i servizi ambientali, resta “di arrivare nei prossimi mesi alla fusione con la Holding, in modo da garantire più benefici e investimenti per i cittadini”.
La forza del territorio è emersa anche dagli interventi dei rappresentanti di Telecom (“Le connessioni veloci sono un business o un’opportunità di crescita per l’industria, anche quella di dimensioni più piccole”) e del presidente della Provincia, Daniele Tagliolini, che pur non nascondendo le difficoltà generate dal taglio significativo delle risorse messe a disposizione dallo stato, ha parlato – anche come sindaco di Peglio – “della necessità di avere una visione del territorio a medio e lungo termine”, e ha confermato “la volontà di ragionare con gli imprenditori” su temi legati alle aree che sono ancora di competenza dell’Ente.
E di territorio hanno parlato anche Pierluigi Alessandri, co-fondatore di Technogym, e Luigi Angelini, consigliere della Wellness Foundation: la ‘Wellness Valley’, infatti, altro non è se non uno straordinario “progetto di aggregazione” che ha interessato uno spazio di Romagna che va da Cesenatico all’entroterra, coinvolgendo anche istituzioni pubbliche, scuole, albergatori e decine di altri imprenditori. “Non ci sono segreti – ha spiegato Alessandri -: proviamo ad avere una visione e su quella lavoriamo duramente, legandola al territorio e aprendoci al contributo di collaboratori che vogliamo all’altezza del compito che viene loro affidato e motivati”. La vision Technogym è molto alta come ha detto Alessandri “sappiamo che se una azienda vuole investire a livello mondiale nel settore informatico deve andare nella Silicon Valley, e noi vorremmo fare in modo che se una azienda vuole investire nel settore medico venga in Romagna”. In pratica dopo avere inventato a livello mondiale il termine wellness, “la Technogym ha creato una vision per portare il valore di una azienda nel nostro territorio”.