Pesaro, l'Osservatorio sulle infrastrutture interviene sui ritardi dei lavori dell'Istituto Morselli

Pesaro, l'Osservatorio sulle infrastrutture interviene sui ritardi dei lavori dell'Istituto Morselli

Giannotti: "I tempi non sembrano imminenti"

di Roberto Giannotti

I tempi per il ritorno alla normalità dell’Istituto Socio-psico-pedagogico “ Morselli” di Pesaro non sembrano, purtroppo, imminenti.

Pur trattandosi di un edificio considerato strategico per le necessità della protezione civile - rileva l’Osservatorio sulle infrastrutture - il progetto originale unitario non fu finanziato dal Ministero e dalla Regione Marche, di conseguenza si è persa anche la possibilità di eseguire un unico intervento.

Il mancato finanziamento, ha purtroppo innescato un meccanismo perverso nel quale i previsti interventi di ristrutturazione e consolidamento strutturale si sono dovuti articolare in stralci da finanziare e realizzare autonomamente.

Ora il primo stralcio è in fase di ultimazione, ma il secondo per circa 700.000 euro non è stato ancora appaltato, lo sarà, forse, entro l’anno.

Sicuramente servirà un ulteriore stralcio, il 3°, per le opere di completamento e finitura, che faranno slittare la fine dei lavori al 2017.

Nel frattempo gli Enti responsabili e la scuola hanno dovuto innescare un domino che vede coinvolti gli spazi dello stesso Morselli, del liceo classico-linguistico Mamiani ed anche del Campus ( Genga) per garantire, con evidenti disagi, il normale svolgimento dell’attività didattica.

Gli Enti pesaresi potrebbero trovarsi, fra non molto, di fronte al problema che, a lavori ultimati al “Morselli” ed a seguito della contrazione di classi al Campus, si verifichi che lo stesso edificio sede del “Morselli” possa essere destinato ad altri usi scolastici o non.

Permangono comunque grossi problemi al “Battisti” di Fano, al “Celli” di Cagli, mentre piove copiosamente al “Genga” di Pesaro.

Proprio in questi giorni la situazione scolastica pesarese si è aggravata a seguito della inagibilità di un intero piano dell’Istituto Alberghiero “Santa Marta” e questa nuova situazione potrebbe riproporre la possibilità dei doppi turni.

Si tornerebbe ad una realtà tipica degli anni post-bellici in cui il Paese soffriva di una forte povertà di finanziamenti.

Il comune di Pesaro bene ha fatto, in questo frangente, ad interessarsi delle pesanti problematiche descritte anche in considerazione che i fabbricati sono di proprietà comunale.

Sicuramente, aggiunge l’- Osservatorio – saranno necessari ingenti finanziamenti per far finalmente fronte ad una campagna di interventi mirati alla sicurezza.

In questo caso - incalza l’Osservatorio - è indispensabile una ferrea coesione fra gli enti territoriali preposti, Comune, Provincia e Regione nei confronti del Ministero al quale giunga, una volta tanto, una forte richiesta di fondi che non dovrà essere impantanata dalle solite pastoie burocratiche che non servono ad altro che nascondere le vere responsabilità che in genere ricadono impropriamente solo nei pochi che affrontano quotidianamente le molteplici difficoltà operative.  

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