Anaepa Confartigianato Imprese Edili di Ancona e Pesaro - Urbino, saluta con grande soddisfazione la decisione presa dal Governo di inserire nella nuova “legge di stabilità” l’allentamento del “patto di stabilità” in favore dei Comuni virtuosi, richiesta questa avanzata più volte dalla Confartigianato nazionale e regionale.

Ancora non si conoscono i dettagli dell’operazione ma ci auguriamo che, nella sostanza, a partire dai principali Comuni della nostra Provincia, ovvero Pesaro e Fano, seconda e terza città delle Marche, potranno attuare, almeno in parte, quella politica di investimenti in opere pubbliche, finalizzata a garantire ai cittadini e alle imprese servizi maggiormente qualificati ed in linea con le mutate esigenze delle comunità interessate.

Le maggiori risorse potranno servire, infatti, a realizzare o completare opere infrastrutturali oppure a realizzare interventi di ristrutturazione, recupero ed efficientamento energetico degli edifici pubblici esistenti.

Sono anni che a livello nazionale, regionale e locale Anaepa Confartigianato sollecita le pubbliche istituzioni a sviluppare quella politica di investimenti necessaria, da una parte, a modernizzare il Paese, dall’altra a fare ripartire il comparto dell’edilizia, ovvero uno dei pochi settori dell’economia ancora in crisi e per questo chiediamo che vangano indette gare a misura di piccole imprese. Purtroppo i recenti dati pubblicati, nei giorni scorsi, dalla Cedam – la Cassa Edile dell’Artigianato e delle PMI delle Marche- confermano il calo costante della produzione edile, la quale nella Provincia di Pesaro - Urbino, rispetto allo scorso anno è stato pari al 7,5%!

Il comparto edile e del sistema casa più in generale, sottolinea Confartigianato ANAEPA di Pesaro conta 5.500 aziende e di queste ben 4.225 sono artigiane, quasi tutte purtroppo in sofferenza per la mancanza di lavoro.

Finalmente sembra che le richieste avanzate dall’Anci ed in particolare modo dai Sindaci di Pesaro e Fano, oltre che, ovviamente, dalle Associazioni di categoria (in primis dalla Confartigianato) sono state ascoltate dal Governo! Confartigianato edili inoltre chiede un maggiore impegno degli Enti Locali, i quali dovrebbero favorire gli interventi di ristrutturazione e recupero degli immobili utilizzando i benefici previsti dalle leggi nazionali compresi quelli sul risparmio energetico.

Ecco, quindi, che per le piccole imprese edili artigiane, martoriate dalla crisi, possono aprirsi nuove prospettive di ripresa.

L’importante – conclude la nota di Anaepa Confartigianato – è che gli enti locali interessati dall’allentamento del “patto di stabilità” comprendano l’esigenza di favorire le imprese del territorio evitando di assegnare i lavori secondo il solito criterio del massimo ribasso che non garantisce, affatto, la qualità e la professionalità degli interventi da realizzare. Per l’Anaepa Confartigianato, infatti, soltanto il sistema delle piccole imprese artigiane, se necessario organizzate in A.T.I. o in Reti di Imprese, è in grado di garantire quegli standard di qualità richiesti, in particolare, dalle nuove normative vigenti in materia di sicurezza ed efficienza energetica. In questo contesto chiediamo ai comuni della provincia di agevolare le ristrutturazioni utilizzando anche i benefici del piano casa regionale.