Ucchielli: "Incentivare unioni e fusioni"

Ucchielli:

"Avanti tutta con unioni e fusioni perché servono ai cittadini"

Il processo associativo degli enti locali in atto ormai da qualche anno, vede la sua massima espressione nelle fusioni tra enti. Questa evoluzione della geografia politica italiana da alcuni è vista ancora con sospetto, in realtà se è attuata con il necessario coinvolgimento dei territori interessati diventa una grande opportunità per gli enti coinvolti, ma soprattutto per cittadini e imprese.

"Nessuno si salva da solo" è il titolo di un libro della Mazzantini ma è una teoria applicabile certamente anche agli enti locali in un periodo di congiuntura economica negativa che dura ormai da diverso tempo e che da solo lievi cenni di ripresa.

Aggregare e fare massa critica di un certo peso, consente agli enti di avere maggiore potere contrattuale e quindi di riuscire a riorganizzare meglio risorse, sia economiche che umane, ed anche servizi che, gestiti in maniera isolata, potrebbero dover essere sacrificati in nome del pareggio di bilancio.

E' evidente quindi che l'unica strada percorribile nello scenario politico­-economico contemporaneo che consente agli enti locali di avere un ruolo incisivo, sia a livello periferico che centrale, è quella di aggregare gli enti di piccole dimensioni e farli diventare città importanti.

Se le opportunità sono molte a livello di razionalizzazione delle risorse e delle spese, purtroppo il legislatore nazionale e regionale, anche a causa dei vincoli europei, non è stato in grado di assicurare misure economiche e legislative che siano realmente incentivanti su Unioni e Fusioni.

La realtà di Vallefoglia, comune più popoloso delle Marche nato da fusione, con tale processo ha potuto ottimizzare la gestione delle risorse economiche e umane dei due comuni di Colbordolo e Sant'Angelo in Lizzola, che progressivamente porteranno a raccogliere frutti anche in termini di riduzione della spesa.

Le prime economie si registrano nella spesa per gli organi - un sindaco, una giunta ed un consiglio - ed anche per l'unico segretario comunale. Inoltre è continuamente monitorato il funzionamento complessivo della macchina comunale per gestire al meglio le professionalità disponibili.

Alla scadenza dei vari contratti, si fanno attente valutazione in merito alla riorganizzazione dei servizi che deve tendere all'efficentamento degli stessi anche in termini qualitativi oltre che economici.

A livello legislativo restano, anche per i comuni nati da fusione, i molti vincoli in materia di personale, di indebitamento, ecc., mentre per il grande vantaggio è l'esclusione per i primi cinque anni dalle norme in materia di patto di stabilità.

Grazie a ciò nel 2014 e nel 2015 è stato possibile e sarebbe possibile effettuare questi investimenti:

INVESTIMENTI 2014 IMPORTO

CENTRO AGGREGAZONE CAPPONE E MONTECCHIO 460.000,00

LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA VERSANTE A TERGO SCUOLA VIA LEONARDO DA VINCI 370.000,00

LAVORI DI CONSOLIDAMENTO MOVIMENTO FRANOSO STRADA SERRA DI GENGA 240.000,00

ADEGUAMENTO SISMICO E STRUTTURALE SCUOLA MATERNA REGINA REGNELLA VIA RAMPI 198.000,00

AMPLIAMENTO E STRAORDINARIA MANUTENZIONE CIMITERI 510.000,00

NUOVA SCUOLA PRIMARIA VIA MONTECATRIA A MONTECCHIO 785.000,00

STRAORDINARIA MANUTENZIONE PATRIMONIO, ARREDO URBANO, SCUOLE,

PUBBLICA ILLUMINAZIONE E STRADE 500.000,00

INVESTIMENTI 2015

INTERVENTO FINALIZZATO ALL'AUMENTO DELLE CONDIZIONI DI SICUREZZA SCUOLA

PRIMARIA BOTTEGA 400.000,00

AMPLIAMENTO SCUOLA PRIMARIA DI VIA GUIDI: NUOVI SPAZI DIDATTICI 900.000,00

NUOVA PALESTRA FRAZIONE BOTTEGA DI VALLEFOGLIA 990.000,00

INTERVENTI DI MANUT. STRAORD. ASFALTI VIABILITÀ' COMUNALE 450.000,00

CONSOLIDAMANTO DI UN TRATTO STRADA COMUNALE DEI MONTALI 220.000,00

AMPLIAMENTO SCUOLA MATERNA FRAZIONE BOTTEGA 850.000,00

STRAORDINARIA MANUTENZIONE PATRIMONIO, ARREDO URBANO, SCUOLE,

PUBBLICA ILLUMINAZIONE E STRADE 400.000,00

TOTALE GENERALE 7.273.000,00

Volendo evitare di contrarre mutui, il problema resta il reperimento di risorse per gli investimenti. Infatti l'amministrazione lavora continuamente per reperire canali di finanziamenti europei, nazionali e regionali, anche per realizzare opere a valenza sovraccomunale e l’apporto importante di investimenti privati.

Infatti il legislatore nazionale ha incentivato la fusione di Vallefoglia con un contributo di circa € 470.000,00= annuali per dieci anni mentre il legislatore regionale ha riconosciuto ad oggi un contributo una-tantum di € 200.000,00=. Purtroppo però Vallefoglia ha subito tagli ai vari contributi statali , come tutti gli altri comuni d'Italia, e per la nostra realtà pesano per circa € 500.000,00 nel primo biennio di costituzione.

Inoltre, sul fronte della fiscalità locale, Vallefoglia contribusce ad alimentare il fondo di solidarietà nazionale (che poi viene redistribuito tra tutti i comuni d'Italia) per circa € 2.200.000,00. Si tratta di proventi IMU del comune che lo Stato trattiene per redistribuire in un ottica perequativa che avrebbe consentito di fare altri € 15.800.000,00 di investimenti.

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