Domani la firma del protocollo d'intesa a Senigallia
Un percorso per attivare politiche e iniziative per assicurare la piena attuazione dei diritti e degli interessi dei minori. Al progetto, ideato dal Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza della Regione Marche insieme a UNICEF Italia e Legambiente per costituire una rete regionale di Comuni, condividendo gli obiettivi della Convenzione ONU dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza del 1989, ha aderito anche il comune di Pesaro.
L'adesione alla rete regionale “Città sostenibili e amiche dei bambini e degli adolescenti” avverrà tramite la firma di un protocollo che verrà sottoscritto domani a Senigallia.
Il progetto regionale prevede una serie di azioni/attività concrete attraverso le quali le municipalità potranno rendere esigibili e progressivamente strutturali alcuni dei diritti fondamentali di “cittadini in crescita”. In particolare l'orientamento è quello di promuovere, tra gli altri, il diritto dei ragazzi alla partecipazione attiva, il diritto a vivere in una città sicura, salubre e accogliente, il diritto all'integrazione.
Nel percorso progettuale il Garante ha attivato il coinvolgimento dell’Ufficio scolastico regionale e di conseguenza di tutte le scuole di ogni ordine e grado presenti nei Comuni aderenti al progetto, che si impegnano a collaborare e realizzare parte delle attività con i ragazzi.
Il Comune di Pesaro, già da oltre un decennio, sta sviluppando politiche e interventi per rendere la città più vivibile e accogliente per i piccoli cittadini, attraverso il coinvolgimento attivo dei bambini in primis, ma anche della scuola, delle famiglie, dei quartieri e delle associazioni presenti sul territorio. Tanti i progetti, in altrettanti settori tematici: ambiente, legalità, integrazione culturale, ecc.
L'Amministrazione comunale per questo motivo si è dotata del Laboratorio Città dei bambini e delle bambine, una struttura comunale dedicata al progetto, che opera da anni per diffondere una cultura dell'infanzia e della città improntate alla sostenibilità e a garantire i diritti di cittadinanza ai minori. In questa logica il Comune ha aderito e fa parte tuttora anche della rete internazionale “La città dei bambini” del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Roma (www.lacittadeibambini.org), coordinata da Francesco Tonucci.
Il progetto di eccellenza per la città di Pesaro è sicuramente “A scuola ci andiamo con gli amici”, che dal 2001 a oggi ha visto coinvolte numerose scuole primarie della città e dell'Ambito Territoriale sociale e migliaia di bambini.
Il Comune di Pesaro per questo è stato individuato quale esperienza di eccellenza, e come tale invitato dall'Autorità Garante per l'infanzia e l'adolescenza della Regione Marche a far parte non solo di questa costituenda rete regionale, ma a partecipare all'incontro di domani a Senigallia.
In occasione del tour del Garante Nazionale per l'Infanzia e l'Adolescenza Vincenzo Spadafora, che farà tappa domani, 24 marzo nella nostra regione, il Garante regionale insieme a Unicef Italia e Legambiente Marche, hanno scelto la città di Pesaro per presentare il progetto “A scuola ci andiamo con gli amici”.
E' prevista la partecipazione diretta dei bambini che, oltre a illustrare il progetto, verranno intervistati e colloquieranno con il Garante Nazionale sugli aspetti maggiormente significativi della loro esperienza, finalizzata a favorire la loro autonomia e a renderli gradualmente più indipendenti dagli adulti negli spostamenti in città, a incentivare la mobilità sostenibile riducendo l’uso dell’auto privata e la sua velocità.
La visita si inserisce all'interno dell'iniziativa "Diritti al futuro", un tour che vede il Garante impegnato in dieci località italiane per intercettare e valorizzare le esperienze positive che coinvolgono gli adolescenti del nostro paese. Molteplici le finalità di questo viaggio itinerante: ascoltare i ragazzi e confrontarsi con loro su diverse problematiche, raccontare quanto di positivo si fa per e con i giovani, mettere a fuoco, con il loro supporto, proposte per il Parlamento ed il Governo. Ma soprattutto, raccontare un'Italia diversa, positiva e propositiva, dando voce e spazio a chi ne ha sempre troppo pochi.