“I nodi vengono al pettine, Mombaroccio, Pesaro, Fano e i comuni vicini avranno una struttura con 15 posti letto quando avrebbero diritto a 40. Nessuna risorsa per il recupero del “Bricciotti”, che fine farà?”.
“Biancani: A Mombaroccio si passerà dai 40 posti letto del “Bricciotti” ai 15 della nuova struttura, un danno per tutta la comunità. Il pesarese e il fanese saranno senza un Ospedale di Comunità in grado di dare risposte ai territori, quando c’era “Galantara” pronto”.
Il Vicepresidente del Consiglio regionale Andrea Biancani aveva presentato un’interrogazione per chiedere chiarimenti alla Regione sulla notizia, contenuta nella relazione al Bilancio di Previsione 2024 dell’AST di Pesaro e Urbino, che l’Ospedale di Comunità di Mombaroccio avrebbe avuto 15 posti letto invece dei 30 promessi e sarebbe costato più del previsto.
“Oggi in aula – racconta Biancani – la Regione ha confermato i dati, dimostrando quello che sostengo da tempo, la scelta di fare l’Ospedale di Comunità del territorio in una nuova struttura a Mombaroccio, è profondamente sbagliata e ora i nodi vengono al pettine e si scopre che avremo meno servizi e più costi”.
“Le norme prevedono 0,2 posti letto di Ospedale di Comunità ogni 1000 abitanti, quindi 1 ogni 5000, questo vuol dire che tra Pesaro, Fano e rispettivi comuni limitrofi, i cittadini avrebbero diritto a circa 40 posti, essedo un bacino che supera le 200.000 persone. La Giunta decise, quando andavano presentati i progetti da sostenere con il PNRR, di realizzarne 30 costruendo una struttura da zero al posto del campo da calcio di Mombaroccio, invece di recuperare strutture esistenti”.
“Fin da subito, criticai la scelta perché era palesemente irrazionale, dettata solo da logiche politiche, volta a far sembrare mantenuta la promessa elettorale di dare un ospedale anche a Mombaroccio. Oggi, in Aula, l’Assessore ha provato a scaricare la colpa sui tecnici, dicendo che è stata una loro proposta. Tutti, però, possono facilmente capire che nessun tecnico avrebbe mai proposto di spendere milioni di euro in una nuova struttura, isolata, che avrebbe avuto 15 posti letto, quando, sempre a Mombaroccio, con circa 4 milioni si sarebbero potuti riattivare ben 40 posti letto del “Bricciotti” o, sempre con meno risorse, si poteva potenziare la struttura di “Galantara”, che già oggi ha quella funzione e su cui già era previsto un investimento per l’adeguamento sismico. Tanto che i tecnici dell’AST, nella relazione del bilancio, hanno ben indicato le debolezze di questa scelta e il problema dei costi esagerati, calcolando che servirebbero ulteriori 4 milioni circa per realizzare i 15 posti leto tagliati dai 30 previsti, risorse attualmente non ancora individuate e disponibili”.
“È stata la politica che governa attualmente la Regione a scegliere di fare lì la nuova struttura, con il risultato che realizzare 15 posti letto costerà 4,8 milioni, quando con 4 milioni si sarebbe potuto riportare il “Bricciotti” dall’attuale decina di posti letto a ben 40, oppure fare l’Ospedale di comunità a “Galantara”, ben più collegata con il resto del territorio. Invece, si distruggerà un campo da calcio, si lascerà il “Bricciotti” senza risorse per il recupero e quindi destinato a chiudere e, per giunta, la Regione dovrà stanziare i fondi mancanti di tasca propria, visto che dal PNRR arriveranno solo 3,6 milioni. Questa scelta farà sì che i cittadini avranno 15 posti letto spendendo 4,8 milioni di euro, invece che 40 al costo di 4 milioni, un capolavoro dell’attuale governo regionale”.
“Oltre alla riduzione di posti letto aumenteranno i costi di gestione complessivi. L’Ospedale di Comunità non è un vero ospedale, con il pronto soccorso e i reparti specialistici, ma è una struttura per i ricoveri lunghi di chi, uscito dall’Ospedale vero e proprio, non è da subito autosufficiente ma ha bisogno di cure e assistenza prima di poter tornare a casa. I cittadini delle vallate di Pesaro e Fano dovranno essere ospitati nelle strutture di Fossombrone, Cagli e Sassocorvaro con trasporti continui organizzati dall’AST, che toglieranno tempo agli operatori e risorse al sistema”.
“la Regione – conclude Biancani - ha fatto una politica sanitaria puramente elettorale e non razionale. Ha scelto dove realizzare gli Ospedali di Comunità non in base alle esigenze della popolazione e a dove questa risiede, ma in base a dove poteva servire mettere una targa con scritto ‘Ospedale’ anche se ospedale non è. Scelte, dunque, fatte senza tenere conto delle reali esigenze dei territori, senza ottimizzare e razionalizzare le risorse economiche e il personale. Tutto questo lo pagheranno i cittadini e gli operatori, con sempre meno servizi e maggiori costi. La Regione ha detto di aver ultimato il progetto e che a fine aprile partirà il cantiere, vedremo se rispetteranno questa scadenza, ma senza alcun entusiasmo, visto lo spreco di risorse che rappresenta questa nuova struttura. Infine, visto che non ci sono risorse per sistemare il “Bricciotti”, che fine farà? “Galantara” era pronto ad ospitare un Ospedale di Comunità eppure sarà declassato a Casa di Comunità”.
L’interrogazione è stata sottoscritta anche da Micaela Vitri e dal Gruppo PD.