L'assessore: "finiremo la bonifica e nell'area ci faremo un parco urbano"
di Franesco Nonni
Per Rito Briglia, assessore all'Ambiente, la chiave di lettura sull'ex-Amga è semplice: «A noi interessa solo risolvere i problemi, nel modo migliore possibile». E quindi: «Ci abbiamo messo i soldi, stiamo facendo la bonifica, i valori sono in regola e stiamo andando avanti. No alle speculazioni: è davvero un peccato che un tema del genere sia usato per la campagna elettorale delle regionali». Detto questo, l'assessore ci mette anche il carico: «Grande fiducia nell'Arpam, nell'Asur, nei Noe: gli organi di controllo sono loro. L'obiettivo, ripeto, è concludere la bonifica nel modo migliore. Poi l'indirizzo del sindaco e della giunta è trovare una soluzione urbanistica (tramite permuta sulla previsione preesistente, ndr), in modo da non costruirci sopra e farci un parco urbano». Insomma: «Riqualificare l'area e restituirla alla città. Con buona pace di chi vuole che non si termini mai». Infine: «Se qualcuno ha motivi per dubitare che gli organi di controllo non stiano facendo il loro lavoro, può rivolgersi alle autorità competenti». Il paradigma che «il controllo spetta agli organi di controllo» è rafforzato dal tecnico comunale Beniamino Tatali: «Allo stato attuale non c'è nessuno sforamento dei valori. Così certifica l'Arpam. Non ci sono motivi per mettere in discussione la bonifica: eventuali sospensioni o interruzioni, modalità incluse, dovranno essere stabilite dagli organismi preposti. Sono loro i nostri interlocutori. I grillini parlano di dati chiusi, progetti inaccessibili, trasparenza? E' tutto su internet, come si sa da tempo». Il funzionario conclude così: «C'è chi dice pubblicamente che ancora ci sono le vasche. Falso: sono state tutte demolite. Per cui abbiamo eliminato la fonte principale dell'inquinamento. Il sito attuale è meno inquinato di quello di prima».