Intervento di Roberto Borgiani, direttore Confesercenti Pesaro Urbino
L’opinione di Confesercenti sul coinvolgimento di Pesaro e di Fano all’interno del programma della Notte Rosa romagnola, è favorevole.
In primo luogo perché parliamo di un evento dall’enorme risalto mediatico, quest’anno ulteriormente amplificato dal fatto che la manifestazione celebrerà il suo decennale.
In secondo luogo perché l’appuntamento coinvolge tantissimi operatori del turismo, ristoranti, bar, negozi situati sul litorale, per i quali può trasformarsi in un buon affare economico che, in un momento come questo, non guasterebbe affatto. In tal senso, credo che tutte le categorie coinvolte, e non soltanto gli albergatori, debbano poter dire la loro ed avere il peso che meritano nell’ottica di una decisione e di una programmazione condivise.
E’ ovvio che Pesaro e Fano faranno bene ad aderire al progetto con le loro peculiarità, le loro risorse e un programma di eventi di qualità che sanno e possono permettersi di proporre. In questo modo la nostra presenza sarà ben caratterizzata e avremo un valore aggiunto superiore.
D’altra parte, non vedo dove sia il problema: la Notte Rosa non è necessariamente sinonimo di eccessi e di sballo, come qualcuno ha scritto e detto in questi giorni -e la presa di posizione degli albergatori riminesi contro questa visione così limitata della manifestazione la dice lunga- e nessuno ci costringe a scimmiottare Riccione. Mi sembra, invece, che l’evento sia una interessante vetrina, un contenitore da riempire e, in definitiva, un’opportunità per farci conoscere e, perché no, per essere più visibili in un contesto nazionale ed internazionale. In questo senso, esserci non farà piacere ‘soltanto a qualche pesarese’, come ho sentito dire, ma alla gran parte di coloro, oltre agli albergatori, che lavorano nel commercio e nel turismo.
E per noi, che rappresentiamo tutti questi operatori, non è certamente cosa da poco.