In occasione della Giornata Mondiale della Fibromialgia, domenica 12 maggio alle 9.30, la Sala Rossa del Comune di Pesaro ospita il convegno ’Fibromialgia al lavoro’. Un evento informativo sul rapporto tra fibromialgia e lavoro, con racconti e testimonianze, organizzato da Le Ali di Auser Odv e Confcommercio Marche Nord.
In occasione della Giornata Mondiale della Fibromialgia, domenica 12 maggio alle 9.30, la Sala Rossa del Comune di Pesaro ospita il convegno ’Fibromialgia al lavoro’. Un evento informativo sul rapporto tra fibromialgia e lavoro, con racconti e testimonianze, organizzato da Le Ali di Auser Odv e Confcommercio Marche Nord.
“Questo sarà il primo di una serie di eventi dedicati a questa patologia – spiega la presidente dell’associazione ‘Le Ali di Auser Roberta Baldi - che colpisce circa due milioni di italiani, per il 90% donne. L’obiettivo del convegno è quello di portare a conoscenza il datore di lavoro delle difficoltà fisiche e psicologiche del suo dipendente affetto da fibromialgia, in modo da facilitare la relazione lavorativa e personale”.
Durante l’evento interverranno: Samuele Bedetta, primario medicina AST Pesaro Urbino presidi di Pesaro e Fano; Annamaria Di Carlo, responsabile dell’Ambulatorio Reumatologia Medicina ASP Pesaro Urbino presidi di Pesaro e Fano; Luca Rizzi, Psicologo Clinico e Psicoterapeuta Funzionale; Laura Casetta, Psicologa Sperimentale e Psicoterapeuta Funzionale; Andrea Boni, Chinesiologo e Massofisioterapista.
“L'impegno di Confcommercio e Terziario Donna – sottolinea il vicedirettore Agnese Trufelli - sarà quello di poter informare e formare gli imprenditori e le imprenditrici sul percorso avviato di riconoscimento di questa patologia tra le malattie previste dal sistema sanitaria nazionale e, qualora questo iter si concludesse positivamente, di aiutare i nostri imprenditori e le nostre imprenditrici a gestire la convivenza con questa malattia. Sarà nostra premura aiutare le imprese e i datori di lavoro a far capire che tale malattia se ben gestita non comporta una diminuzione di lavoro o produttività ma una migliore condizione lavorativa per i suoi dipendenti”.
Per Terziario Donna sarà presente la vicepresidente Claudia Parmeggiani: “Approcciamo a questo argomento con particolare sensibilità, concentrando il pensiero sul malato che spesso non viene compreso e sul titolare di azienda che spesso non ha le capacità per comprenderlo e deve tener conto della produttività e di tanti altri aspetti. Serve spirito collaborativo e di partecipazione da entrambe le parti ed una conoscenza approfondita da parte dell’imprenditoria di questa malattia, supportata dal sistema sanitario nazionale con informazioni chiare su come comportarsi ad esempio nei confronti del personale affetto da fibromialgia. Auspichiamo che questo incontro serva alle varie parti per raggiungere una relazione lavorativa serena e proficua”.
Interverrà al convegno anche l’onorevole Antonio Baldelli: “Una patologia fantasma che invece merita un riconoscimento legislativo. Per questo alla Camera e al Senato stiamo lavorando per il riconoscimento della sindrome fibromialgica come malattia invalidante, per riconoscere a chi ne soffre il diritto a una adeguata assistenza sanitaria. Il convegno sarà occasione per discutere in maniera diffusa di questa patologia ma anche per illustre il lavoro legislativo ed ispettivo di noi parlamentari per riconoscere una malattia che oggi colpisce circa 2milioni di italiani”.
Non mancherà il sostegno dell’assemblea legislativa regionale, come spiega la consigliera regionale Micaela Vitri: “Ho voluto che ci fosse questo sostegno perché l’anno scorsa per la prima volta abbiamo organizzato un incontro sul tema con grandissima partecipazione e tanto interesse. Una sindrome che tocca nelle Marche circa 30mila persone delle quali il 98% sono donne. Non hanno nessun diritto, esenzione, possibilità. Per questo abbiamo portato avanti una battaglia anche in consiglio regionale. Chi rappresenta le istituzioni deve collaborare per riuscire finalmente ad ottenere dei risultati, a partire dall’inserimento della fibromialgia nei livelli essenziali di assistenza”.