Allo scrittore pesarese abbiamo chiesto una cinquina (+ bonus) sui brani fondamentali dell'hip hop
Ottavo episodio della rubrica di Flanger che approfondisce i gusti degli ospiti in studio e non e permette a tutti di conoscere nuova musica. Questa volta è il turno di Jacopo Nacci, scrittore pesarese autore di libri come Sangue, Dreadlock e della recentissima Guida ai Superobot che ha ottenuto un ottimo riscontro di critica e dai lettori. Oltre all'attività editoriale, Jacopo si diletta spesso in alcuni dj set in cui spazia su più generi, tra cui l'hip hop. A lui abbiamo chiesto di indicarci quelli che secondo lui sono i cinque brani fondamentali del genere. Ce ne ha proposti sei:
1. Run DMC - Rock Box
Melodia, beat, rime: è il 1983 e c’è già tutto (e la versione senza chitarra è anche più rock).
2. Public Enemy - Prophets Of Rage
Prechiusura del disco più rumoroso dei PE, il secondo. Suona come un volantino delle Black Panthers.
3. Ice Cube - Endangered Species feat. Chuck D
Ice Cube esce solo e il primo album è un’atomica. LA che suona come NY se NY fosse LA.
4. Gangstarr - The Place Where We Dwell
Si apre Daily Operation, il disco più jazz della storia dell’hip hop. Tutti belli, i GS, ma una roba così alta l’han fatta solo una volta.
5. Method man - Tical
Il Wu-Tang lo conoscevamo già, ma il livello di surrealismo dopalistico che si apriva qui era una consacrazione.
BONUS: 2 Black 2 Strong - Burn Baby Burn
In copertina la bandiera a stelle e strisce che brucia, nel pezzo il feat di Chuck D, nei ringraziamenti il Partito Comunista Americano.