Cinque brani post-rock che hanno influenzato la band pesarese
La playlist di questa settimana è a cura di Lorenzo Guccini, una delle chitarre dei Montezuma. La band post-rock pesarese è tornata quest'anno, dopo sei primavere di pausa, con un nuovo album intitolato Sutura. Il nuovo lavoro presenta alcuni elementi di novità: dalla formazione che l'ha realizzato, agli innesti di elettronica, alle voci parlate. Insomma, un sound in parte rinnovato che porta a compimento un piccolo gioiello dinamico, melodico, potente. A Lorenzo abbiamo chiesto di segnalarci cinque brani post-rock che hanno influenzato lo stile dei Montezuma, eccoli:
1. Explosions In The Sky - Your Hand In Mine
Uno dei pezzi più belli che esistano (ed uno dei più romantici, anche senza una sillaba di testo). Poi è il tema portante della soundtrack di Friday Night Lights, il che è un valore aggiunto. Texas Forever.
2. Godspeed You! Black Emperor - Mladic
Nove elementi per un muro di suono incredibile, grosso e sporco, tanto su disco quanto dal vivo. Nel 2012 aprono il primo LP dopo nove anni così, e in venti minuti ti portano dal noise/drone alla musica balcanica fino all'apocalisse.
3. Mogwai - Travel Is Dangerous
Il miglior pezzo del miglior gruppo.
4. Mono - Ashes In The Snow
Prendi Morricone e mettilo a dirigere una band: ecco i Mono. Post-rock per distorsori e archi con una sensibilità cinematografica impareggiabile.
5. Ornaments - Aer
Un gruppo italiano doveva esserci e al momento se parli di postqualcosa in Italia parli di Ornaments. Dal vivo una cosa assoluta.