I COMUNI DELLA VALLE DEL CESANO E DELLA BASSA VAL METAURO IN VIAGGIO CON PESARO 2024

I COMUNI DELLA VALLE DEL CESANO E DELLA BASSA VAL METAURO IN VIAGGIO CON PESARO 2024

Giovedì 22 giugno, nel complesso monumentale di Sant’Agostino si è svolto il quarto appuntamento ‘extra urbano’ di Pesaro Capitale Italiana della Cultura 2024.

 

 

 

Giovedì 22 giugno, Il percorso di condivisione con il territorio di Pesaro Capitale Italiana della cultura 2024 ha fatto tappa a Mondolfo per il quarto incontro extra urbano degli appuntamenti mensili de ‘I 24 del 23’ pensati per condividere il percorso progettuale con il tutta la provincia e delineare strategie comuni di sviluppo territoriale.  

 

Daniele Vimini, vicesindaco e assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro, Agostino Riitano direttore artistico di Pesaro 2024 e Silvano Straccini direttore generale della Fondazione Pescheria – Centro Arti Visive, realtà che ha il compito di svolgere il programma di Pesaro2024, hanno incontrato gli amministratori e gli operatori dei Comuni della Valle del Cesano e della Bassa Val Metauro chiamati a confrontarsi sul tema dell’‘Innovazione sociale a base culturale’.  

 

Il mattino è stato dedicato ai sindaci dei comuni di Mondolfo – il sindaco Nicola Barbieri ha aperto la seduta -, San Costanzo, Monte Porzio, San Lorenzo in Campo, Pergola, Fratte Rosa, Fossombrone, Isola del Piano, Montefelcino, Colli al Metauro (Montemaggiore al Metauro, Saltara e Serrungarina), Cartoceto, Mondavio, Terre Roveresche (San Giorgio di Pesaro, Orciano di Pesaro, Barchi, Piagge), Sant'Ippolito, Fano, Mombaroccio. 

 

Questi sono momenti territoriali di zona per trovare tracce di lavoro comuni per la programmazione, darci una visione d’insieme e fare in modo che tutto sia in linea con i 44 filoni di progetto di Pesaro2024: così ha aperto Daniele Vimini. Il progetto ‘50x50 capitale al quadrato’ è quello pensato per i Comuni della provincia che a turno saranno capitale della cultura per una settimana. E poi il punto sulla comunicazione, curata dal Comune e con un budget centralizzato: cercheremo di fare un lavoro il più possibile integrato attraverso il sito, i social, un sistema di cartellonistica stradale fuori dall’ingresso di ogni comune – grazie anche al supporto dell’ente provinciale -, vetrofanie per i locali, un francobollo digitale con il logo per personalizzare tutte le mail di realtà pubbliche e private. Abbiamo chiesto a tutti i Comuni di mandarci un’immagine iconica che ci servirà per costruire la grafica e per una campagna di manifesti. Si sta lavorando anche con Google per indicizzare e identificare al meglio i punti di interesse della provincia, e con Ferrovie dello Stato per un progetto sulle stazioni delle città medie, con l’obiettivo di proporre a chi arriva a Pesaro un itinerario con le diverse modalità per muoversi nel resto della provincia. Stiamo lavorando anche ad esperienze di walkscape e trekking di visite a castelli e luoghi nascosti nel segno della sostenibilità, una mappa dei pani della provincia come ‘oggetto’ di racconto prezioso del territorio e anche di bar e osterie da utilizzare come avamposto di racconto per Pesaro 2024, cui si unisce un lavoro sulla gastronomia per valorizzare le tre dop (prosciutto di Carpegna, caciotta di Urbino, olio di Cartoceto). Chiediamo che ci sia una collaborazione territoriale il più forte possibile - dunque di lavorare in rete - e di tenere rapporti con gli artisti del territorio.  

 

E’ in una giornata come queste che siamo particolarmente attivi su quello che per noi è il cantiere Pesaro 2024 con il suo lavoro di cocreazione con il territorio per stabilire una sorta di immaginario comune: ha continuato Agostino Riitano. La Capitale della Cultura non è un Olimpiade cioè un grande evento ma può essere un’occasione grandiosa per il territorio; con il grande evento c’è la transitorietà breve invece con la Capitale c’è un lavoro almeno triennale da sviluppare e la possibilità – se usata bene - di tratteggiare in modo permanente un territorio e la sua geografia. L’azione ‘macroterritoriale’ di oggi non è scontata; si poteva scegliere la strada ‘Pesaro centrica’ e invece abbiamo scelto una strada di partecipazione – un valore già ben definito nel dossier di candidatura - e abbiamo individuato gli esercizi di cittadinanza come strumento. Da qualunque luogo del territorio io mi metto in moto devo avere elementi per arrivare alla Capitale della Cultura. La logica è che questa è l’occasione per fare qualcosa insieme, per dare forma a progetti intensi e molto coerenti. Cosa darà Pesaro e la sua provincia all’Italia? Questo è il senso di Pesaro2024. La differenza la fanno i soggetti in campo con la loro visionarietà e la loro capacità. Per aumentare la partecipazione occorre considerare la cultura non nell’ottica di consumo e mercato ma avvicinare i cittadini attivando processi di adesione alla creazione del fatto culturale. Abbiamo costruito un’impalcatura carica di senso e siamo riusciti a costruire sotto un tema molto contemporaneo – la natura della cultura - un progetto prospettivo di sviluppo territoriale su base culturale. Indagare in chiave inedita tutti i rapporti tra arte, natura e tecnologia (intesa non solo come digitale): per un anno riflettiamo su questo laboratorio culturale. Quindi il lavoro che dobbiamo fare insieme è di individuare quali sono gli elementi utili per generare la relazione tra arte, natura e tecnologia. Dentro questa cornice ci sono i 44 progetti che sono la missione istituzionale della Capitale della Cultura e che sono quasi tutti centrati sugli obiettivi dell’agenda ONU 2030, in molti casi legati all’inclusione e alla sostenibilità. A questi temi saranno dedicati gruppi di lavoro da cui poi nasceranno delle policy da rispettare. Si tratta di un progetto culturale che poi avrà un effetto generativo su altri aspetti come quello puramente turistico delle presenze da aumentare. 

 

Siamo nella fase di vaglio dei progetti arrivati dai Comuni per verificare la coerenza con Pesaro 2024 (obiettivo primo) e per vedere se ci sono lacune territoriali (cioè zone non rappresentate), quindi è in qualche modo la fase più complessa: così Silvano Straccini. Forse ciò che più manca a livello generalizzato in ciò che ci è arrivato finora è il fare rete che invece è un elemento assolutamente positivo per il progetto 50x50, un asse davvero strategico per Pesaro2024.  

 

La giornata è stata anche l’occasione per presentare il sito che racconta Pesaro2024 quindi con tutti i Comune della Provincia che avranno una loro sezione. Sui canali social – che avranno anch’essi una declinazione provinciale - si stanno sviluppando strategie di promozione del territorio attraverso una serie di incontri con figure diverse fra cui influencer. Un elemento di forza da sottolineare: rispetto alle altre capitali della cultura, Pesaro è l’unica che ha fatto partire il racconto sui social un anno prima del 2024 cioè della proclamazione. Durante la mattinata è stata presentata la pubblicazione di Benedetta Leonardi: Colora le Marche per valorizzare l’arte del territorio, da cui nasce l’idea di realizzare la guida ai 50 comuni della provincia dentro il progetto 50x50, ‘Colora la Provincia di Pesaro Urbino’ per documentare i tesori di arte e cultura. 

 

Nel pomeriggio si è svolto il tavolo molto partecipato con i portatori di interesse: operatori dei settori culturale, creativo, sociale e turistico, rappresentanti delle scuole e del mondo imprenditoriale che hanno risposto numerosi all’invito di Pesaro2024. Tra i presenti, l’associazione Mario Tiberini, l’associazione L’arte della Bellezza, l’associazione Malarupta, Archeoclub Mondolfo, Associazione delle Arti, Associazione di Protocollo civile, l’associazione Marotta Acustica Festival, la Comunità Slow Food per la valorizzazione della ceramica d’uso di Fratte Rosa, la Consulta del Turismo del Comune di Mondolfo, Confartigianato di Fano, Gruppo Sferistico Mondolfo, Associazione sportiva bracciale e tamburello, la CNA di zona, associazione Avis Servizi, ASD Avis Mondolfo Bikers, l’associazione delle Arti di Colli al Metauro, la Pro Loco San Lorenzo in Campo, Mosaichiamo la città, l’associazione Chiaroscuro, Corpo Bandistico Santa Cecilia di Mondolfo, Pro loco Tre Colli Mondolfo APS, l’associazione Sergio Fiorentino arte in musica di Mondolfo e Marotta, associazione di Volontariato AVULSS Onlus di Mondolfo, il musicista Paolo Tarsi. 

  

Due le indicazioni essenziali date da Vimini a questo pubblico: lavorare sulle reti dunque con più soggetti e creare percorsi che possano essere agiti dalla cittadinanza, dunque puntare sulla partecipazione. L’assessore ha poi annunciato la proroga al 30 giugno del bando di Fondazione CRP Pesaro che mette a disposizione 200.000 euro per comuni extra Pesaro, fino ad un massimo di finanziamento di 20.000 euro. Silvano Stracciniha ricordato che le giornate di incontro come queste sono occasioni preziose per tracciare gli elementi del progetto 50x50, fare scambio e condivisione di alcune progettualità per trovare un unico linguaggio di proposta.  

 

I tempi 

Entro luglio il termine per ricevere dai Comuni della provincia tutte le proposte di ‘50x50 capitale al quadrato’ per avere un quadro il più possibile definitivo mentre il 24 luglio si terrà il prossimo appuntamento de ‘i 24 del 23’ dedicato al volontariato progetto seguito da Marco Perugini presidente del Consiglio Comunale. A dicembre la conferenza stampa nazionale di presentazione ufficiale del calendario di Pesaro 2024 mentre il 24 gennaio 2024 la proclamazione ufficiale da Capitale della Cultura italiana.  

 

Info territorio@pesaro2024.it, segreteriagenerale@pesaro2024 

 

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