Intervista al Prof. Ernesto Sgarbi

Intervista al Prof. Ernesto Sgarbi

Un bilancio sulla Fondazione Per la Lotta Contro l'Infarto a 25 anni dalla nascita

Da 25 anni la Fondazione Per La Lotta Contro l’Infarto cerca di diffondere il concetto di godersi la vita. A parlarne con noi è il Prof. Ernesto Sgarbi, fondatore dell’associazione: “il cuore risponde a tutte le esigenze del corpo – spiega – la società trae un beneficio importante dalla salute cardio-vascolare”. Ogni anno sono 150.000 gli episodi di insufficienza coronarica acuta e 200.000 quelli di ictus, nel 90% dei casi evitabili: “quello che vogliamo è evitare la malattia – continua il professore – se in condizione di salute l’uomo può vivere fino a oltre i cento anni”. La Fondazione Per La Lotta Contro l’Infarto nasce come associazione nel 1990 su interesse di due cestisti: Amos Benevelli e Pino Mainieri. Divenuta poi fondazione, l’esigenza è quella di ridurre le morti anticipate. “L’80% del budget ospedaliero è impiegato nella cura del paziente - spiega Sgarbi – immaginate il risparmio se quel 90% di casi di malattie cardio-vascolari si potesse evitare. Ci sarebbe un risparmio enorme per la sanità”. Sono tante le iniziative di sensibilizzazione e informazione che la Fondazione fa per diffondere la cultura della salute e i benefici che porta a se stessi e alla società: “nel nostro centro definiamo il rischio cardio-vascolare delle persone e abbiamo iniziato a farlo anche nelle scuole, con ovviamente il permesso dei genitori: cerchiamo di far capire come si deve vivere per mantenere sano questo organo che garantisce il benessere dell’uomo”. Inoltre, da febbraio, la Fondazione controlla anche la fibrillazione atriale. Ma quali sono gli accorgimenti da tenere in considerazione per prevenire la malattia? “La maggior parte degli aspetti che portano alla malattia sono controllabili – spiega il Prof. Sgarbi – eliminare le sigarette, realizzare il peso corporeo ideale, non avere il diabete e fare esercizio fisico: irrinunciabile quest’ultimo poiché si rapporta con tutti gli altri fattori di rischio”. Quanto influiscono i nostri geni nell’incorrere nella malattia? “Hanno un rapporto importante ma la maggior parte delle volte non contano. Sono le nostre scelte di vita che pesano di più”. Per maggiori info sulla Fondazione: www.lottainfartops.it/

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