Pesaro, la sfida dell'ItalDavis con la Svizzera all'AdriaticArena

Pesaro, la sfida dell'ItalDavis con la Svizzera all'AdriaticArena

Il sindaco Ricci: «Arriva il grande tennis. E se ci fosse anche Federer...»

di Francesco Nonni

Le ultime verifiche tecniche sono in programma nel sopralluogo del 21 dicembre, ma nella tarda mattinata Matteo Ricci può sorridere. La sfida tra Italia e Svizzera di Coppa Davis, in programma dal 4 al 6 marzo, si giocherà all'AdriaticArena. L'Astronave batte così la concorrenza del PalaDesio, sede più che caldeggiata da un novero di istituzioni lombarde e sponsor di primo ordine. Ma la proposta pesarese – su cui Comune e Aspes hanno lavorato in questi mesi verso Mca Group, con il supporto del deus ex machina Sergio Palmieri – abbinata alle caratteristiche del palasport, evidentemente ha avuto la meglio negli ambienti della Fit. Torna così la Davis dopo anni (nel 1997 la vittoria azzurra nel match tra Italia e Spagna, con l'acuto di Camporese su Moya, ndr) ed è «un grande colpo, anche in vista della candidatura a città europea dello sport 2017», commenta il sindaco. Soprattutto, per Ricci, è la dimostrazione della tesi che «con l'AdriaticArena, dove in questi giorni si stanno concludendo i lavori sulla copertura, possiamo candidarci a qualsiasi tipo di manifestazione. E' un infrastruttura fondamentale per economia, turismo e sport. Unica in Italia».

Federer-Express? Quello che potrebbe, naturalmente, fare impazzire un po' tutti sarebbe la presenza in città dell'icona Roger Federer, personaggio planetario che ha scritto la storia di questo sport. Tanto che lo stesso Ricci, nei giorni scorsi, ha postato la foto del sette volte campione di Wimbledon alle prese con uno dei suoi classici rovesci, rigorosamente nella versione slice. «Se ci fosse Roger...», ha scritto il sindaco, magari insieme all'attuale numero quattro del mondo, Stan Wawrinka, l'evento acquisterebbe contorni memorabili. Tra Olimpiadi di Rio e master 1000 del circuito il calendario è denso. E si deciderà più avanti. Resta il fatto che Federer è uno che solitamente onora la Davis ed è capace di sparigliare nelle scelte. E, allo stato attuale, neanche il timoniere svizzero Severin Lüthi, pur facendo capire che non sarà facile schierare i big, si è espresso in merito con certezza. In ogni caso, a prescindere, all'orizzonte si profila una sfida di livello. Dove è molto probabile che le bandiere azzurre Fabio Fognini e Andreas Seppi saranno combinate, nel doppio, con il talento di Simone Bolelli, con la regìa del capitano dell'ItalDavis Corrado Barazzutti. 

 

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