Ci si giocano 4 anni di D col Termoli e poi incrociamo le dita. Dalle 15:00 la radiocronaca della partita in esclusiva su Prima Rete
di Daniele Sacchi
È la penultima di campionato ma di fatto è già l’ultima spiaggia. Non si sa se ci saranno i playout, ma nella sostanza questa domenica è come se già lo fossero. Con questi connotati si presenta Vis Pesaro – Termoli. L’ultima apparizione al Benelli di una stagione che, comunque finirà, è destinata ad essere ricordata nella secolare storia biancorossa. O come un incubo. O come lo splendido risveglio da un brutto sogno. Non si sfugge: è un Vis – Termoli da dentro o fuori. Anzi, è pure peggio. Perché l’essere “dentro” non significa che basti se non si incastrano anche i risultati delle dirette avversarie.
Questa, a 180 minuti dal termine della stagione regolare, l’eredità che la Vis riceve dal derby perso col Fano. Il quarto consecutivo a far esultare a sud di Fosso Sejore. Ma soprattutto è l’eredità del precedente flop col Giulianova. Quello sì che ha complicato tutto. Una sconfitta che, abbinata al derby di abissale divario di punti in classifica (che si è rivelato soltanto di risicato divario di individualità al confronto diretto sul campo) condanna la Vis ad una doppia pena: ora è di nuova penultima (aspetto che già da solo condannerebbe alla retrocessione diretta), ma è pure a 9 punti dalla sestultima. Altro aspetto che condannerebbe alla retrocessione diretta anche nel caso la Vis riguadagnasse il terzultimo posto. Piazzamento che ha bisogno al massimo di concedere 7 punti alla sestultima perché il playout si giochi. Se di punti ce ne sono 8, o più di 8, la Vis è in Eccellenza anche da terzultima.
Tradotto: servono 6 punti contro Termoli e a Celano e poi incrociare le dita. Ovvero sperare che l’Agnonese non ne faccia più di 3 contro Maceratese e Chieti (se sono 4 si fa lo spareggio pre-playout) e, in seconda battuta, sperare che l’Amiternina (attuale sestultima) non ne faccia più di 4 contro San Nicolò e Fermana. E sono le motivazioni blande di questi due avversari a lasciare qualche dubbio. Ma ci piacerebbe fidarci della voglia di fare bella figura del San Nicolò nell’ultima apparizione davanti al proprio pubblico nella miglior annata sportiva del club teramano. Remota invece l’eventualità di recuperare il quartultimo posto del Castelfidardo. Che ha 4 punti in più della Vis e se la vedrà col Giulianova e a San Benedetto. L’altra sestultima, il Termoli, verrebbe invece automaticamente risucchiato dall’eventuale sconfitta a Pesaro. Molto “eventuale”. Perché per la Vis battere il Termoli è molto più facile a dirsi che a farsi. I molisani nel ritorno hanno avuto un passo ben diverso da quello da sestultimo posto, non perdono da 8 partite e a Pesaro si giocano la salvezza. Non ci sarà l’ex Cremona (squalificato), ma la Vis non disporrà di Dominici, De Iulis e, molto probabilmente, di Granaiola.
Dalle 15:00 la radiocronaca della partita in esclusiva su Prima Rete