L’assessore Nobili: «Cifre importanti dovute a un bilancio sano, gestito con oculatezza e prospettiva» Votato all’unamità il Regolamento del “welfare di comunità”; sì dell’assise anche alla variazione al Piano delle opere; acquisito il campo sportivo di Montegaudio e il fabbricato in via Roma a Monteciccardo
INTERROGAZIONI
Il Consiglio comunale si è aperto con l’interrogazione proposta da E. Gambini sulla “Strada Bocca del lupo, asfaltatura e servizi”. L’assessore al Fare Riccardo Pozzi, ha prima presentato le caratteristiche della strada: «Si tratta di una strada comunale extraurbana secondaria, priva di illuminazione pubblica (sia per lo scarso traffico che registra, sia per il contesto naturalistico in cui è inserita; fattori che spingono a non prevederne). È un collegamento tra la strada dell’Alterello e la Panoramica, ed è ricompresa nell’area del Parco. Rientra nel circuito sentieristico dello stesso. Il suo è un tracciato tortuoso, dalla sezione stradale ridotta e in cui vige un limite di velocità di 30 Km/h. La pavimentazione è in emulsione-graniglia realizzata su uno stabilizzato». Pozzi ha poi chiarito che l’Amministrazione comunale «è già provveduto a sistemare la pavimentazione - soggetta a dilavamenti e sgretolamenti -. Sono in programmazione ulteriori interventi di manutenzione ordinaria nel periodo estivo». Sul sistema di raccolta delle acque piovane, ha aggiunto: «I proprietari frontisti sono già stati richiamati per la regimentazione e per la sistemazione dei fossi». Sulla raccolta dei rifiuti, ha aggiunto: «La strada rientra nel perimetro regolamentato “delle case isolate”, per il quale non è prevista installazione di contenitori di raccolta differenziata». Sull’allaccio al servizio gas, l’assessore al Fare ha detto: «È cambiata la domanda: oggi il Gpl resta una soluzione più vantaggiosa considerate le ristrutturazioni di efficientamento energetico».
L’emiciclo ha poi parlato delle “sedi e relative sezioni elettorali” del prossimo appuntamento dell’8-9 giugno. Tema sollevato dall’interrogazione a risposta immediata del consigliere Gambini a cui ha risposto l’assessora all’Innovazione e Partecipazione Francesca Frenquellucci chiarendo: «In previsione delle elezioni europee ed amministrative di giugno è stato necessario sostituire 4 seggi, riferimento per 8.428 elettori. Quelli (3 sezioni) della scuola Anna Frank (oggetto di lavori dei lavori di demolizione e ricostruzione) si sposteranno nei locali del Quartiere Vismara (in via Basento); i locali comunali di Pozzo Alto saranno sostituiti da quelli parrocchiali (1 sezione); quelli di via Petrarca 18 a Muraglia (3 sezioni) si sposteranno, a pochi metri, nel centro socio culturale Salice Gualdoni. I seggi della scuola Mascarucci (5 sezioni) saranno ospitati in viale Trieste 236, nella sede temporanea della primaria Mascarucci. «Il fatto che gli stessi “seguano” di fatto l’ubicazione della scuola favorisce l’identificazione della nuova sede, in quanto agli abitanti del quartiere è noto il trasferimento dell’istituto scolastico». L’assessora ha precisato che «Il decreto ministeriale relativo alle elezioni non è ancora arrivato per cui non abbiamo ancora le linee guida da seguire e i tempi si stanno restringendo». E ancora, «Abbiamo iniziato a sistemare la cartellonistica già da oggi per informare i cittadini delle modifiche alle sedi elettorali. Si sta lavorando in particolare per la Mascarucci, spostata a Pesaro Studi: pensiamo di mettere a disposizione una navetta per favorire lo spostamento degli elettori dei 5 seggi (800 metri) tra la vecchia e la nuova sede».
PROPOSTE DI DELIBERAZIONE
La prima delibera approvata dall’emiciclo è stata la “Ratifica deliberazione di giunta del 12 marzo 2024 sulla variazione di Bilancio in via d’urgenza”. È stato l’assessore al Rigore Andrea Nobili a illustrarla all’emiciclo: «Si tratta della ratifica della delibera di marzo legata ai fondi FOI legati ai lavori della scuola Anna Frank. Solitamente non usiamo questo strumento se non quando costretti ma abbiamo sempre detto che saremmo intervenuti in maniera rapida per non perdere le risorse. Non volevamo perdere l’occasione di usare 310mila euro di fondi. Quindi riporiamo la delibera di giunta e chiediamo al consiglio di ratificarla».
L’emiciclo poi ha approvato (con 19 sì e 9 contrari) il Rendiconto della gestione per l’esercizio 2023. L’assessore con delega al Bilancio Andrea Nobili ha presentato la delibera dopo aver «Ringraziato gli uffici, il segretario Claudio Chianese, dirigente finanziario oltre al collegio dei revisori sempre puntuale e collaborativo così come la commissione bilancio per il lavoro svolto». Nobili ha ripercorso le difficoltà legate al Covid prima, al caro energia, alla guerra e all’inflazione poi: «Anche l’Amministrazione, come i privati e le imprese, è stata chiamata ad avere una gestione molto cauta delle risorse». Sul Bilancio, «Il nostro è sempre stato sano e con conti a posto grazie a una gestione attenta da parte di tutte le amministrazioni che si sono susseguite». Sul consolidato, Nobili ha detto: «È naturale iniziare il discorso sul fondo cassa iniziale al 31 dicembre, diminuito rispetto all’anno precedente per due ragioni. La prima è tecnica: sono rimaste incagliate nel passaggio tra fine e inizio anno circa 4.5 milioni di risorse importanti legate alla Tari (1,5mln) e Imu (3mln) incassate a dicembre ed entrate in cassa a gennaio. La seconda, è legata agli anticipi che facciamo sui lavori legati al PNRR che sono partiti». Pagando le fatture nei tempi, il Comune anticipa risorse ed erode il fondo cassa; le risorse rientrano a consuntivo o più avanti rispetto allo stato di avanzamento dei lavori. Il tesoretto maturato dal Comune negli anni serve per questa ragione ed è uno dei pilastri fondamentali dell’attività dell’ente. Ente che, ricordo, da 22 anni non va in anticipazione di cassa ovvero non chiede liquidità alla tesoreria come invece avviene nella stragrande maggioranza dei comuni italiani. E paga regolarmente le fatture nei 30 giorni previsti dalla comunità europea (mediamente a 11 giorni dal ricevimento), una performance elevata e che ci permette di non accantonare un fondo per crediti commerciali». Sui risultati del 2023, Nobili ha detto: «Sono eccellenti; l’anno si chiude con un risultato di amministrazione superiore ai di 64.500.000 euro che, al netto degli accantonamenti e dei vincoli e del fondo crediti di dubbia esigibilità, porta una disponibilità di 2.952.803,71 come avanzo investimenti e di 2.594.986.60 come avanzo libero. Risultati in linea con quelli dell’ultimo quinquennio». L’assessore al Rigore ha aggiunto: «È importante rilevare che il fondo crediti di dubbia esigibilità che accantoniamo in sede di consuntivo, è molto più basso (1.253.000 euro in meno) di quello messo in sede previsionale. Conferma che il Comune ha una buonissima capacità di riscossione dei tributi (siamo passati da circa 81% del pagamento ordinario della Tari nel 2020 all’85% nel 2023)». Altro dato soddisfacente per Nobili è che «negli ultimi quattro anni ad aliquote invariate, il gettito ordinario IMU è aumentato circa di 1.000.000 di euro. Anche nel caso dell’addizionale IRPEF le aliquote sono invariate dal 2012: rientriamo tra i 20 comuni capoluogo d’Italia con aliquote uguali o più basse delle nostre quest’anno abbiamo un sovra gettito di 400.000 euro. Risultato determinato con probabilità da un aumento dei contratti a tempo indeterminato che i pesaresi hanno stipulato in questi anni determinando una sorta di ripresa economica, oltre alla fusione con Monteciccardo». L’assessore ha parlato di prospettive: «L’andamento del 2024, molto simile a quello del 2023, mi porta oggi a dire che probabilmente avremo ancora sovra gettito di addizionale Irpef. Sicuramente un altro fattore importante è stato un controllo economico del macro aggregato del personale che ci ha permesso di mantenere un equilibrio nel corso degli anni. Altro fattore, sono le economie fatte nel corso dell’anno. Altro elemento importante è quello legato all’indebitamento. Nel 2024, se verranno accesi tutti i mutui previsti, l’indebitamento sarà dell’1,7%: al di sotto del limite prefissati come obbiettivo dell’amministrazione (inferiore al 2%). Tutto questo genera un avanzo molto positivo e un bilancio sano dal punto di vista tecnico contabile».
Il consigliere presidente della commissione Bilancio, Castellani, ha detto: «Bilancio solido ed equilibrato; in cui il movimento di risorse funziona, segnala coerenza, e non è da poco». «I residui attivi – i debiti – diminuiscono». E ancora, «Ci sono 27milioni di spese vive per l’Ambito (servizi sociali e scuole). Spese che non generano ricchezza ma che sono un patrimonio per la città». Diversi i punti da sottolineare per Castellani. Il Primo è che «Le entrate correnti crescono a parità di aliquote (mai toccate)». Il secondo è «La crescita di ricchezza nella comunità, trascinata dai tanti cantieri avviati». Poi la fedeltà fiscale, «terzo punto da evidenziare». Il consigliere ha citato l’assessore Pozzi (già al Bilancio) «e la sua idea di far leva sulla Tosap», e ricordato il “rigore” di Nobili, «per la crescita della città». L’ultimo grazie del consigliere è andato al Sindaco: «A lui il merito della fedeltà fiscale, non aver toccato le aliquote e aver acquisito i progetti citati».
La consigliera G. Marchionni ha sottolineato invece «Quello che non c’è in questo rendiconto». Nelle linee di mandato del 2019, figurava il tema del “respirare”, verbo con cui l’Amministrazione poneva attenzione all’ambiente. Una cura che non ho visto per il tema dell’amianto. Qualcuno dirà che è colpa della regione ma concentriamoci sul fatto che l’Amministrazione ha competenze d’intervento. In questi anni avremmo potuto studiare una strategia. Non è stato fatto». La consigliera ha poi sottolineato «L’atteggiamento altalenante sul tema delle manutenzioni, rispetto alle quali molto stiamo facendo, anche con strumenti non consueti, ma tanto altro dovremmo fare. In molte zone sembra di stare in un luogo di guerra». Ultimo tema, «fondamentale, il mancato investimento delle società partecipate per il nostro Comune. Mi riferisco in particolare a MMS di cui deteniamo oltre il 25% delle quote. In generale non risponde più ad un controllo realmente pubblico».
Bellucci sulle Partecipate, «i fondamentali economici dell’ente sono in regola, stabili. Concludiamo una consigliatura consegnando una organizzazione economica estremamente positiva ed efficace». Il consigliere ha parlato «Della cassa, del patrimonio, cresciuta da 407 a 414milioni di euro». Poi ha elencato: «La quota del personale che resta stabile nonostante i progetti; l’indebitamento stabile e nei limiti di legge; il fondo crediti di dubbia esigibilità che si riduce; i vari gettiti che restano stabili; l’Irpef che aumenta». Poi ha raffrontato il consultivo: «Nel 2019 le spese erano di 94 mln, nel 2023 di 105. La voce cultura è passata da 5,1 a 6,6milioni. Sono numeri importanti ottenuti a parità di aliquote. Sono segni di uno sforzo importante coronato dagli investimenti, passati dai 22milioni del 2019 ai 42milioni del 2024. Un +20milioni che sono il racconto di 5 anni di lavoro».
Lo stesso assessore Nobili ha poi parlato della variazione al Bilancio di previsione 2024-2026 e dell’applicazione delle quote dell’avanzo di amministrazione al 31 dicembre 2023 (che ha ottenuto 18 sì; 8 i contrari). L’assessore al Rigore Nobili l’ha illustrata parlando di «Una variazione dalle cifre importanti: sono, 4,5 milioni di risorse comunali dovute a un bilancio sano e gestito con oculatezza e prospettiva». Per Nobili, «La variazione prende spunto dai due valori importanti dell'avanzo: 2.951.000 per investimenti e 1.253.000 dell'avanzo libero, che la normativa ci permette di avere a disposizione dei 2.594.608 complessivi. Poi c’è un contributo importante di 363mila euro delle assicurazioni per i danni alluvionali (una somma più alta, intorno ai 500mila euro, contiene una parte che va al Parco San Bartolo per il cimitero ebraico, una parte che va a Pesaro Parcheggi per il danno al garage a San Decenzio), che abbiamo destinato a due capitoli fondamentali: la riqualificazione del campo di Vismara: che co-finanziamo con 260.000 euro e 100.000 euro per la manutenzione dei fossi, estremamente collegato con la questione dell'alluvione e fondamentali metodo di prevenzione». Con il 1.253.000 di avanzo libero, «Siamo intervenuti sul settore coinvolto nella Capitale italiana della cultura (turismo, manifestazioni, cultura). Figurano i 400.000 € che vanno al soggetto attuatore, la Fondazione Pescheria per le attività che svolge rispetto al programma; altri 400.000 euro collegati al macro aggregato “cultura, manifestazioni e turismo” (contributi alla Fondazione Rossini, trasferimento per associazioni del turismo, contributi per iniziative turistiche, servizi diversi del turismo, servizi mobilità, contributi ad Amat)». Ci sono anche 50.000 per lo sport, all'interno dei quali c'è il cofinanziamento della “Coppi Bartoli” (della quale siamo finanziatori insieme alla regione), e di altre iniziative turistiche». Nobili ha poi sottolineato «gli ulteriori 100.000 euro che aggiungiamo al fondo per le persone svantaggiate che contava 200.000 euro già stanziati in bilancio di previsione. Nel 2022, lo avevamo destinato all’emergenza casa, quest’anno vorremmo tornare a sostenere il bando Tari, con 300mila euro riusciremo a dare risposte importanti alle famiglie». Figurano nella parte corrente del bilancio, «Le voci per la manutenzione ordinaria di strade, aree verdi e ciclabili per 100.000 euro e per strade opere in appalto e cottimo per 159.500 euro». Illustrando la parte degli investimenti Nobili ha sottolineato «che le risorse sono stata utilizzate interamente per i 2.951.608 euro disponibili», poi ha precisato che il Comune perfezionerà la vendita della Mascarucci e introiterà 2.100.000 euro che saranno resi disponibili per la nuova Amministrazione». Poi ha illustrato le voci «da 249.828 del quadro economico Pinqua del San Benedetto e quella da 166.160 dei lavori dell'anello di condensazione del Pinqua fissate nel bilancio al 2025 e che abbiamo ritenuto di anticipare con l'avanzo. In questo modo nel 2025, qualora la prossima amministrazione decidesse di effettuare delle vendite potrà utilizzare le risorse come terrà opportuno». Nobili ha poi presentato, «Un elenco di specifiche voci di incrementi di cofinanziamenti o altre situazioni» tra cui: 275.000 euro di adeguamento delle strutture del vecchio Palazzetto; 75.000 € di cluster 2 del baseball e 35.000 € della Cittadella dello sport; 80.000 € per palazzo Almerici ; 100.000 € per la palestra via Lamarmora; 110.000 euro di riqualificazione urbana; 40.000 euro per la straordinaria manutenzione delle scuole; 130.000 euro per manutenzione dei fabbricati; 50.000 euro il ripascimento (diventeranno di più perchè la Regione ha diminuito il suo finanziamento); 1.300.000 euro di straordinaria manutenzione delle strade; 120.000 euro la pedonalizzazione di viale Trieste, 30.000 euro per la straordinaria manutenzione delle palestre; 50.000 euro per l'acquisto del campo di calcio di Montegaudio; 30.000 euro per l'acquisto delle attrezzature; 100.000 euro per incarichi professionali opere pubbliche. «Un totale di più di 2milioni di euro legati alle manutenzioni. Risorse non scontate che andrebbero portate come valore aggiunto da tutto il Consiglio» ha sottolineato Nobili.
Nella variazione dell’assessore con delega al Bilancio presente una parte legata alle applicazioni di avanzi accantonati o vincolati degli anni precedenti «che gli uffici ci chiedono di mettere a disposizione» e una terza «che chiede l'applicazione di avanzi vincolati e accantonati relativi all'anno 23, quindi al 31 dicembre del 2023».
Nel rispondere a G. Marchionni Pozzi, ha sottolineato «l’attenzione incredibile che l’Amministrazione ha messo sulle scuole. Come mai nessuna prima ha messo mano al patrimonio dell’edilizia scolastica del territorio (Skarabokkio; la mensa della Pirandello; la Manzoni; Monteciccardo; la palestra della Brancati; la Don Bosco; l’elementare di Santa Maria dell’Arzilla, etc). Non un elenco ma un segno di attenzione incredibile per le scuole a cui destiniamo milioni di risorse; i 40mila della variazione sono gocce, rispetto a quello che stiamo portando avanti, anche attraverso gli interventi di efficientamento energetico: dei 20 edifici comunali individuati per l’intervento da 4,7mln, 16 sono scuole».
Nel rispondere a Marchionni, Vimini ha parlato del contributo «da 400mila per lo svolgimento del programma del dossier della Capitale, di cui 350mila per attività previste da programma e 50mila per implementazione del personale».
G. Marchionni: «Oltre agli edifici elencati dall’assessore ho contato altri 50 plessi di cui l’Amministrazione è tenuta a garantire la manutenzione. Le risorse necessarie sono ben altre e sarebbe stato opportuno dirottarle sulle scuole nel periodo estivo, durante cui si sarebbe riusciti a fare piccoli interventi, invece di anticipare le risorse del Pinqua». Marchionni ha inoltre parlato degli spazi esterni ai plessi e dei fondi per la Capitale ricordando, «l’occasione che avremmo avuto riportando la Cimasa del Bellini per Pesaro 2024».
Bellucci: «Non si può sentire questa critica generica sulle manutenzioni. Il vero racconto della città è che abbiamo una parte della stessa che non sa raccontare cosa è avvenuto negli ultimi 5 anni. Chi evidenzia edifici con problemi strutturali ne faccia il nome». E ancora, rivolto a Marchionni, «Parla di marciapiedi come fosse un territorio in guerra; una frase che manca di rispetto alle situazioni attuali che ci fanno annichilire. Un’Amministrazione mette risorse su progetti compatibili con tempi, persone e modalità di realizzazione». Poi ha sottolineato che quello di Pesaro è «Un comune che investe da 80 anni nella sussidiarietà vera» e che, oltre alle scuole, «ha ancora una volta dato sostegno al reddito delle famiglie in difficoltà, destinando 300mila euro per il sostegno al pagamento della TARI».
La consigliera Marchionni, rispondendo a Bellucci, ha elencato «alcune strutture che necessitano di interventi e che sono state indicate dagli uffici comunali a cui ho chiesto informazioni dopo le segnalazioni dei genitori. Per anni l’Amministrazione è stata sorda rispetto alle richieste di manutenzione degli edifici scolastici. Si sta agendo su 9 scuole, ma sugli altri 44 edifici cosa abbiamo intenzione di fare?».
Mattioli: «Chiariamo che la variazione aggiunge 40mila euro ai 4,8 milioni di euro già destinati dall’Amministrazione all’edilizia scolastica e che su 26 plessi si sta già intervenendo». Sugli spazi verdi ha detto: «Le nostre scuole ne hanno di bellissimi; tra cui quelli della Brancati. Quando si parla di mancata attenzione alle scuole si scende nel ridicolo».
Lugli: «Soddisfatto dei risultati raggiunti della legislatura. Abbiamo voluto essere artefici dei risultati di questa maggioranza e siamo riusciti a essere presenti in tutte le commissioni, portando le nostre idee. Ci siamo sentiti parte attiva di una comunità allargata. È un grande risultato».
Malandrino ha parlato «del project di Villa Fastiggi e di Casa VL, che resteranno alla prossima amministrazione, delle incompiute». E ancora, «Ci si vanta dei fondi del Pnrr, ma ricordo siano arrivati in tutta Italia». Il consigliere ha sottolineato che «Si va avanti con un Prg vecchio di 80 anni» e ricordato che un «Sondaggio ha riportato che i pesaresi sono molto scontenti delle manutenzioni della città. Dei problemi, anche se non grandissimi, ci sono».
Andreolli: «Nel 2016-7 c’è stata la possibilità grandiosa di far rigenerare la comunità tramite lo sblocco del patto di stabilità e l’opportunità di usare buona parte dell’avanzo». Una situazione che, a catena, ha permesso agli enti superiori di dare una possibilità che oggi è prassi: fare una quantità di bandi pubblici. Bandi con grandi finanziamenti, in cui i Comuni capoluogo sono fortemente competitivi, per investire sulle grandi opere. Bisogna accorgersi che i Comuni sono diventati degli enti di programmazione soprattutto per quello che riguarda gli investimenti di manutenzione, oggi si sa che li si può fare. Non ho visto una programmazione ampia della nostra Amministrazione».
Mattioli: «Si è mantenuto un bilancio in attivo, senza aver mai aumentato le tasse. Tra gli impegni più importanti fatti». La consigliere ha evidenziato anche l’impegno sulla cultura e, sul coinvolgimento della Regione all’anno della Capitale ha aggiunto: «Personalmente ho cercato direttamente e più volte l’ente. L’anno non è finito, ci sono ancora dei mesi di programmazione, chiediamo un aiuto forte alla Regione».
Il Consiglio ha poi approvato (17 i favorevoli; 8 i contrari) la variazione al Piano triennale delle opere pubbliche 2024-2026 e aggiornamento del Dup illustrati dall’assessore al Fare Riccardo Pozzi: «Con quest’ultima variazione anticipiamo all’annualità 2024 i cofinanziamenti del PINQuA». Per l’assessore si tratta di «un segno di maturità. Avremmo potuto lasciare un debito con un impegno e invece abbiamo scelto di anticiparlo ad oggi e lo facciamo con le risorse che il bilancio sano del Comune è in grado di mettere sugli investimenti». Che sono quelli del Pinqua, «Due temi che rappresentano la visione di città che abbiamo. Il primo riguarda l’intervento del San Benedetto (per cui il Comune anticipa al 2024 249.828€) su cui l’Amministrazione sta andando avanti (degli impegni della Regione non abbiamo aggiornamenti) per cogliere un’opportunità storica. L’altra quota di avanzo vincolato (166.160€) lo assegneremo alla progettualità dell’anello di condensazione, che porterà un regolamento termico innovativo in diversi edifici del centro storico. Anche qui anticipiamo 160mila euro». Sul tema scuole, Pozzi ha precisato: «La variazione valorizza il lavoro fatto dal servizio Nuove Opere sull’Anna Frank, un intervento che ci ha posto diverse difficoltà. Il bando è stato seguito dal Ministero che ha assegnato direttamente le ditte; Quella indicata per Pesaro ha chiesto diverse modifiche al progetto, quantificate in un ulteriore milione di euro rispetto alle risorse assegnate dal Ministero. Abbiamo lottato fino all’ultimo per risolvere la questione. Alla fine il Ministero ha concesso, i primi giorni di marzo, una nuova procedura di gara. In pochi giorni, il 29 dello stesso mese, abbiamo assegnato il cantiere a una nuova ditta che è incaricata della rigenerazione dell’Anna Frank di Santa Maria delle Fabbrecce. Sarà una nuova scuola motivo di orgoglio per la città». Sulla manutenzione delle strade, l’assessore Pozzi ha detto: «A Pesaro si sono affrontate grandi problematiche e non ci sono incompiute. È vero, ci sono strade in cui occorre maggior programmazione per le asfaltature ma abbiamo portato avanti una trasformazione della città che guarda al futuro di Pesaro tramite tanti progetti Pnrr che richiedono ingenti risorse». Con la variazione, «Mettiamo 1,4 milioni di euro per strade, ciclabili e marciapiedi. Ci permetterà di dare risposte importanti in numerose vie del centro e non solo».
Montesi: «Pesaro è diventata una città nazionale, un vanto di tutti, ed ora è anche Capitale grazie a un percorso di 10 anni durante il quale il sindaco ha fatto un gran lavoro, coadiuvato da persone all’altezza (dal vicesindaco agli assessori, dall’ottima capacità di ascolto). La variazione porterà benefici alla prossima amministrazione perché anticipa finanziamenti; dimostra una capacità amministrativa di alto livello, che programma per l’immediato e per il futuro».
Marchionni: «in questa variazione ci sono risorse per mettere la parola “fine” all’Auditorium Scavolini. Chiudiamo anche questa partita, speriamo sia l’ultimo intervento economico da aggiungere».
Passa all’unanimità la “Modifica del Dup, Piano delle alienazioni e valorizzazioni” dovuta alla previsione di acquisizione “di aree adibite a campo sportivo a Montegaudio”. L’assessore con delega al Patrimonio Riccardo Pozzi, ha spiegato: «La proposta rientra tra gli agli impegni presi con il Municipio di Monteciccardo, con cui abbiamo condiviso le priorità sugli investimenti. Inseriamo nel Dup, con l’acquisizione dalla Curia, attuale proprietaria, il campo da calcio di Montegaudio, realizzato anni fa dagli allora residenti del Comune e dalla forte funzione sociale». Pozzi scatta la fotografia ad oggi, «C’è una convenzione per l’uso dell’impianto con la squadra di Mombaroccio e c’è l’interesse di altre per farlo vivere ulteriormente. Il campo è stato dotato di strutture accessorie, tra cui spogliatoi e locali annessi, che rendono la struttura sportiva utile al territorio. L’impegno di spesa è di 42mila euro. L’inserimento nel patrimonio comunale, ci permetterà di accedere a bandi per riqualificare il campo e i locali e per mettere in rete questo impianto con gli altri della città». Pozzi ha aggiunto che, «Le particelle interessate dal campo da calcio sono attualmente di 13.589mq circa. L’Arcidiocesi di Pesaro si dichiara disponibile a cedere l’intero impianto sportivo per 42.000€»
Montesi: «L’acquisizione dell’area avverrà per una cifra molto bassa. Sulla stessa la curia aveva già investito e previsto un centro ricreativo per svolgere la funzione aggregativa utilissima al territorio di questo luogo».
Positivo anche il voto sulla delibera per l’acquisizione del “fabbricato in via Roma 21 a Monteciccardo” (sì di 18 consiglieri; 6 astenuti) per l’importo complessivo di 117.000€. Pozzi l’ha presentata sottolineando come anch’essa rientri tra gli impegni condivisi e votati «tra Comune e Municipio. È tra le delibere più importante e volute dal territorio che ha posto come prima questione, e in maniera trasversale, la necessità del recupero dell’edificio di via Roma. Lo stesso era inserito nella progettualità presentata dal Comune per il Pinqua che il Ministero ha ritenuto idonea ma che non ha finanziato. Per tener vivo il progetto, l’Amministrazione ha dovuto trovare le risorse per acquisire l’immobile in stato di degrado, di cui solo una parte è pubblica, e che è situato nel pieno centro abitato di Monteciccardo. Farlo, permette di pensare a nuove finalità di interesse pubblico. Stiamo pensando di riqualificarlo cambiando la prospettiva dell’edificio che potrebbe contenere una sala studio-biblioteca, luogo di ritrovo per i giovani (di studio e aggregativo) uno spazio ipogeo con una suggestiva vetrata. L’intervento dialogherà con quello del recupero delle mura storiche di Monteciccardo, pronto a partire».
Marchionni: «Le risorse mi sembrano poche. La progettazione mi sembra fumosa».
Mattioli: «Un centro aggregativo importante per tutti, a maggior ragione per Monteciccardo il cui centro storco, bellissimo, merita tutta la nostra attenzione. L’acquisto dell’immobile, e la messa in sicurezza e riqualificazione molto utile per giovani e meno. Investimento giusto, darà la spinta per incrementare le risorse».
Blasi: «Fare queste dichiarazioni significa non avere percezione delle necessità dei borghi».
Il Comune si è dotato del “Regolamento del welfare di comunità”, «Un lascito importante, che consegna alle amministrazioni comunali e a quelle dell’Ats1 che verranno, un’eredità che valorizza e tutela il “modello pesarese” in cui si co-progetta e co-programma. È uno strumento tecnico che garantisce e rende merito a una forma di ‘welfare di comunità pionieristica e all’avanguardia». Ha detto Luca Pandolfi, assessore alla Solidarietà e presidente del comitato dei sindaci dell’Ats1, nel presentare al Consiglio comunale il Regolamento comunale sulla promozione del coinvolgimento e della partecipazione dei soggetti civici ai processi di elaborazione delle politiche pubbliche di welfare e sui rapporti tra Comune e Enti del Terzo Settore, approvato dall’assise con il sì all’unanimità. Il documento - già passato al vaglio del comitato dei sindaci dell’Ats1 il 5 marzo e a quello della commissione consiliare - «mette nero su bianco il modello di welfare “alla pesarese”, un laboratorio che sin dalla sua attuazione ha sviluppato inedite politiche e un nuovo sistema di servizi sociali nel nostro territorio, rendendo la nostra città un’eccellenza nel settore. Il percorso svolto per giungere al documento, e il Regolamento stesso, rafforzano la storia dell’Ats1 e ne assicurano la continuità, evidenziando l’identità stessa dell’Ambito territoriale sociale 1 e fornendo un riferimento normativo che guiderà i prossimi coordinatori e dirigenti del settore».
Redaelli: «Strumento utile che dà la possibilità di normare la gestione dei servizi essenziali alla persona, e segue la linea tracciata dalla legislatura». Il consigliere ha sottolineato il valore della “pluralità” del Regolamento, «dev’essere importante per entrambe le facce di questo incontro pubblico-privato» e quello della “partecipazione”, «che dev’essere estesa ai consiglieri comunali, antenne dei bisogni della città. Senza resterebbe un Regolamento tecnico».
T. Nobili: «Regolamento che mette in pratica il pensare a un welfare costruito, condiviso e fatto da un’Amministrazione dal background importante. E legato a Don Gaudiano, il Comune ha avuto la lungimiranza di cogliere quel carisma e renderlo concreto. È un’eredità che lasciamo e che evidenzia le capacità del Terzo settore».
Vanzolini: «È la squadra che prende in carico le persone che fa la differenza nel risultato. Con il “welfare condiviso” lo farà con la supervisione del Comune, riferimento dell’Ats1».
Terzo passaggio in Consiglio per la “Variante sostanziale al Prg per l’area della Provincia di Pesaro e Urbino di via Gramsci 4. Mila Della Dora, assessora alla Rapidità con delega all’Urbanistica, ha detto: «L’oggetto della delibera è inerente all’immobile più recente del complesso di viale Gramsci, si propone la modifica della destinazione d’uso esclusiva per flessibilizzarle in residenze, servizi e terziario; ad esclusione della sala Pierangeli per cui viene mantenuta la destinazione pubblica a sala convegni. La Sovrintendenza si è espressa vincolando il bene a una soluzione di ristrutturazione senza demolizione». «A prescindere dagli esiti del palazzo di proprietà della Banca d’Italia, il presidente Giuseppe Paolini ha ribadito la volontà di mantenere la sede della Provincia in centro» ha aggiunto Della Dora. Il documento è passato con il voto favorevole di 18 consiglieri (1 contrari, 3 astenuti).
Sperindei: «La delibera non risponde a un criterio di miglioramento urbanistico della città, riguarda una zona già compressa per la viabilità. È una variante richiesta a fini speculativi e va contro l’interesse dei cittadini».
Redaelli: «Troppe cose ancora non sono chiare. Non siamo soddisfatti di come sono state controdedotte le osservazioni del secondo passaggio in Consiglio. Dalle stesse si poteva trarre maggior contributo. Convinti che l’Amministrazione costringe il Consiglio a un salto nel vuoto. Sono passati mesi ma non abbiamo ricevuto alcuna nuova informazione che rassicurasse. Permangono dubbi sull’ubicazione della futura sede della Provincia e sul futuro dell’attuale».
Castellani: «Non vedo alcun pericolo di inutilizzo dell’immobile».
Il Consiglio si è concluso con la delibera (passata all’unanimità) dedicata al “Frazionamento e cambio di destinazione di parte di complesso edilizio per la realizzazione di un laboratorio di gastronomia., in variante allo strumento urbanistico, in strada Micaloro a Ginestreto”. L’assessora Della Dora ha spiegato che si tratta di una «Pratica Suap proposta dal ristorante che chiede un cambio destinazione d’uso, senza incremento di capacità edificatoria, per aumentare la produzione di pasta in un laboratorio autonomo comprensivo di punto vendita».